Il bombardamento di Ischia
Il tragico episodio del 17 settembre 1943 che colpì la comunità civile ischitana, causando la morte dell’antifascista Gino Lucetti. Una ferita che ricorda come la guerra e la Resistenza non abbiano risparmiato neppure le isole, coinvolgendo tutte le comunità nella lotta per la liberazione.
Il 17 settembre 1943, mentre Napoli si preparava all'insurrezione, l'isola di Ischia divenne un fronte diretto. Un violento bombardamento tedesco, partito dal Monte di Procida, colpì il porto con l'obiettivo dichiarato di danneggiare le navi alleate. Le vittime, però, furono inermi civili. Tra loro, Gino Lucetti, anarchico noto per l'attentato a Mussolini del 1926. Liberato dal carcere dagli Alleati solo sei giorni prima, era stato trasferito sull'isola per metterlo in salvo, ma una scheggia di granata lo uccise. Con lui morì Francesco Buono. La comunità ischitana fu sconvolta da un attacco di tale ferocia che persino i funerali delle vittime dovettero essere interrotti. Questo episodio dimostra con drammatica chiarezza che non esistevano retrovie sicure e che la Resistenza al Sud fu fatta anche di bombardamenti, lutti e una diffusa resistenza civile.
Il ricordo del bombardamento di Ischia e delle sue vittime è stato letto da Nancy Carcaterra della sezione ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei".
#ANPI #Resistenza #Antifascismo #Ischia #Storia #Memoria
Un'iniziativa realizzata grazie ai volontari e le volontarie delle sezioni ANPI di Napoli e provincia.
Hanno aderito compagne e compagni delle sezioni:
ANPI Napoli Centro “Antonio Amoretti”
ANPI Napoli Area Flegrea “Salvatore Serio”
ANPI Napoli Vasto “Lenuccia”
ANPI Napoli Collinare “Aedo Violante”
ANPI Napoli Vomero Arenella “Vincenzo Siniscalchi”
ANPI Napoli Est “Aurelio Ferrara”
ANPI Santa Anastasia “Caduti della Flobert”
ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei"
ANPI Torre del Greco