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Il costume teatrale non è solo un abito, ma una forma d’arte che dialoga con la storia, la poesia e l’anima del teatro. Emilio Lieto Ortu, scenografo e costumista con oltre 35 anni di esperienza internazionale, ci guida in un viaggio attraverso la sua Controstoria del costume teatrale, un saggio che rompe con le narrazioni tradizionali accademiche per riscoprire il costume come rito e linguaggio visivo autonomo.
Lieto Ortu evidenzia come il costume teatrale non sia mai stato solo una riproduzione della moda quotidiana: fin dalle origini del teatro greco, infatti, i costumi rappresentano elementi di un rito antico e complesso, lontani dal semplice abbigliamento di tutti i giorni. Questa distinzione è cruciale per comprendere il valore e la funzione rivoluzionaria del costume sulla scena, che diventa strumento poetico e eversivo all’interno di uno spettacolo totale dove si uniscono musica, testo, regia e recitazione.
Il percorso creativo di un costumista come Emilio si fonda su una solida documentazione storica e filologica, ma parte da questo studio per spingersi verso un’astrazione artistica che risponda alle esigenze profonde del personaggio e dello spettacolo. Il costume diventa così una “seconda pelle” psicologica e spirituale, capace di comunicare emozioni e significati invisibili. Il suo impatto visivo, infatti, è immediato e fondamentale, poiché il teatro si basa sulla contemplazione visiva oltre che sull’aspetto sonoro e narrativo.
Nel suo saggio, Lieto Ortu sottolinea anche la dimensione antropologica e psicomagica del teatro, dove il rito scenico diventa mezzo di catarsi per il pubblico e gli artisti, una pratica che ricompone le frammentazioni della realtà quotidiana attraverso l’energia collettiva di attori, registi, musicisti e tecnici. È questo processo sinergico a rendere unico ogni spettacolo e a mantenere vivo il linguaggio del costume teatrale.
Guardando al futuro, Lieto Ortu individua nelle recenti tendenze una crescente attenzione agli aspetti materici e poetici del costume, con ricerche innovative su tessuti, colori e luci. Pur riconoscendo una fase di crisi culturale e sociale del teatro, il costumista vede ancora ampio spazio per la creatività e la sperimentazione, elementi indispensabili per mantenere il costume teatrale come arte viva e pulsante.
By UnicaRadio.itIl costume teatrale non è solo un abito, ma una forma d’arte che dialoga con la storia, la poesia e l’anima del teatro. Emilio Lieto Ortu, scenografo e costumista con oltre 35 anni di esperienza internazionale, ci guida in un viaggio attraverso la sua Controstoria del costume teatrale, un saggio che rompe con le narrazioni tradizionali accademiche per riscoprire il costume come rito e linguaggio visivo autonomo.
Lieto Ortu evidenzia come il costume teatrale non sia mai stato solo una riproduzione della moda quotidiana: fin dalle origini del teatro greco, infatti, i costumi rappresentano elementi di un rito antico e complesso, lontani dal semplice abbigliamento di tutti i giorni. Questa distinzione è cruciale per comprendere il valore e la funzione rivoluzionaria del costume sulla scena, che diventa strumento poetico e eversivo all’interno di uno spettacolo totale dove si uniscono musica, testo, regia e recitazione.
Il percorso creativo di un costumista come Emilio si fonda su una solida documentazione storica e filologica, ma parte da questo studio per spingersi verso un’astrazione artistica che risponda alle esigenze profonde del personaggio e dello spettacolo. Il costume diventa così una “seconda pelle” psicologica e spirituale, capace di comunicare emozioni e significati invisibili. Il suo impatto visivo, infatti, è immediato e fondamentale, poiché il teatro si basa sulla contemplazione visiva oltre che sull’aspetto sonoro e narrativo.
Nel suo saggio, Lieto Ortu sottolinea anche la dimensione antropologica e psicomagica del teatro, dove il rito scenico diventa mezzo di catarsi per il pubblico e gli artisti, una pratica che ricompone le frammentazioni della realtà quotidiana attraverso l’energia collettiva di attori, registi, musicisti e tecnici. È questo processo sinergico a rendere unico ogni spettacolo e a mantenere vivo il linguaggio del costume teatrale.
Guardando al futuro, Lieto Ortu individua nelle recenti tendenze una crescente attenzione agli aspetti materici e poetici del costume, con ricerche innovative su tessuti, colori e luci. Pur riconoscendo una fase di crisi culturale e sociale del teatro, il costumista vede ancora ampio spazio per la creatività e la sperimentazione, elementi indispensabili per mantenere il costume teatrale come arte viva e pulsante.