Oggi voglio parlarvi di una di quelle storie che hanno quel retrogusto di déjà vu…Parliamo di un telefono dimenticato in un bar e di un MacBook con il nuovo chip M4, misteriosamente apparso in Russia.

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Un giudice americano, ha ordinato a Google di rivedere il modo in cui gestisce il suo Play Store. Questa decisione ha il potenziale di cambiare l’intero ecosistema delle app mobili. Come siamo arrivati a questo punto? Cosa significa davvero per noi consumatori e per il futuro del colosso di Mountain View?

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Era il 10 ottobre del 2010. L’App Store di Apple stava vivendo uno dei suoi momenti più rivoluzionari, una trasformazione che avrebbe definito il modo in cui utilizziamo i nostri smartphone. In quella data, Apple registrava uno dei suoi traguardi più ambiziosi: 300.000 app disponibili.

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Oggi parliamo del 9 ottobre 2012, il giorno in cui Google Maps ha fatto il suo ritorno trionfale su iOS, dopo una breve ma turbolenta separazione. La storia che vi racconto oggi parla di orgoglio, errori, mappe sbagliate, e del legame a doppio filo tra due giganti della tecnologia: Google e Apple.

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Oggi parliamo di una data che per molti appassionati di tecnologia rappresenta l’inizio di una rivoluzione silenziosa ma imponente. L’introduzione dell’iPhone SDK che ha segnato la nascita di uno degli ecosistemi più potenti del mondo digitale. Ma cosa è successo esattamente l’8 ottobre? Perché è così importante? Scopriamolo insieme!

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Bentornati! Come ogni lunedì, facciamo il punto della situazione sulle ultime novità Apple. Parliamo dell’aggiornamento 18.0.1 su iOS ed iPadOS, dei problemi di batteria su iOS e watchOS e come risolverli con il nuovo aggiornamento. Non mancano i rumors sui prossimi nuovi Mac mini, sui nuovi iPhone SE 4 e qualche riflessione sull’adozione delle nuove tecnologie. Buon ascolto!

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Ci sono giorni che passano inosservati, e poi ci sono giorni che fanno tremare la storia. Oggi parliamo di uno di questi. Un giorno che rappresenta un momento cruciale nel destino di Apple e del suo leggendario co-fondatore, Steve Jobs.

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Oggi parleremo del Power Macintosh 4400 e del 4 ottobre del 1996, un giorno che molti non ricordano, ma che merita il suo posto nel pantheon degli errori…o meglio, delle esperienze di crescita di Apple. È la storia di un computer che, per quanto tecnologicamente rilevante, ha insegnato all’azienda di Cupertino una lezione preziosa: l’identità conta.

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Oggi parliamo di un evento che è rimasto nascosto sotto il tappeto della storia di Apple, ma che ha lasciato una traccia indelebile sul futuro dell’azienda. Siamo nel 2000 e, dopo diversi anni di sviluppo e una serie infinita di promesse, Apple decide finalmente di staccare la spina ad uno dei suoi progetti più ambiziosi: il sistema operativo Copland.

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Oggi parliamo di un aggiornamento che cambierà il modo in cui interagiamo con il nostro iPhone. Ma non aspettatevi robot parlanti o intelligenze artificiali alla Black Mirror. Qui si parla di un’intelligenza discreta, quasi invisibile, che si insinua nelle pieghe del sistema operativo per migliorare, senza stravolgere. Buon ascolto!

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