Un chiarimento sulla DIN 66399 e la Distruzione Certificata dei Documenti È obbligatorio distruggere i documenti prima di inviarli al macero?
- Non esiste un obbligo legislativo generale: In molti paesi, compresa l’Italia, non esiste una legge che impone la distruzione dei documenti prima di smaltirli.
- Obblighi settoriali: Tuttavia, specifici settori (bancario, sanitario, legale, amministrativo ecc.) potrebbero avere regolamenti interni o essere soggetti a normative più stringenti che impongono la distruzione certificata dei documenti contenenti dati sensibili.
- Responsabilità civile e penale: Anche in assenza di obblighi specifici, la mancata distruzione di documenti contenenti dati personali potrebbe esporre l’azienda o l’individuo a responsabilità civile o penale in caso di violazione della normativa sulla privacy in caso di perdita o furto di dati.
Perché allora seguire la DIN 66399 o altre norme simili? La DIN 66399 è una norma tecnica tedesca che definisce i requisiti per la distruzione sicura dei dati. Non ha ovviamente lo stesso valore giuridico di una legge e quindi non è obbligatoria in tutti i paesi, Italia inclusa. Tuttavia, è un mezzo sicuro per garantire:
- Tutela della privacy: La distruzione certificata è un modo efficace per proteggere i dati personali e prevenire fughe di informazioni sensibili.
- Compliance normativa: Anche in assenza di obblighi specifici, seguire norme come la DIN 66399 dimostra un impegno verso la sicurezza dei dati e la compliance normativa.
- Responsabilità sociale: La protezione dei dati è una responsabilità sociale e la distruzione certificata contribuisce a creare un ambiente digitale più sicuro.
Seguire i suoi principi è altamente raccomandato, soprattutto per le aziende che trattano grandi quantità di dati sensibili. La decisione di distruggere o meno i documenti prima di inviarli al macero deve essere presa valutando attentamente i rischi connessi alla natura dei dati e le eventuali normative specifiche del settore. Perché la DIN 66399 non è obbligatoria in Italia, ma la sua non applicazione può comportare conseguenze?
- Natura della Norma: La DIN 66399 è una norma tecnica sviluppata da un ente di normazione privato. Essa definisce dei requisiti e delle linee guida, ma non ha lo stesso valore giuridico di una legge.
- Normativa Nazionale: In Italia, come in molti altri paesi, esistono leggi e regolamenti specifici che disciplinano la gestione dei rifiuti, la protezione dei dati personali e la sicurezza informatica. Queste normative possono fare riferimento a norme tecniche come la DIN 66399 come buone pratiche, ma non le rendono obbligatorie.
- Principio di Autoregolamentazione: Il sistema normativo italiano, come molti altri, promuove l’autoregolamentazione delle imprese. Le aziende sono incoraggiate a adottare standard qualitativi elevati, anche attraverso l’applicazione di norme tecniche volontarie come la DIN 66399.
- Responsabilità Civile e Penale: Anche se la DIN 66399 non è obbligatoria, la sua non applicazione può comportare conseguenze a livello civile e penale. Se un’azienda non rispetta le normative sulla privacy, sulla sicurezza dei dati o sulla gestione dei rifiuti, può essere chiamata a rispondere di eventuali danni causati e può essere soggetta a sanzioni amministrative.
- Principio di Prudenza: Le aziende, per tutelare la propria reputazione ed evitare rischi legali, tendono ad adottare standard qualitativi elevati, anche se non sono obbligatori. La DIN 66399 rappresenta un punto di riferimento importante per garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati.
IN SINTESI
- La DIN 66399 non è una legge, ma una guida.
- La non applicazione della DIN 66399 (o simili) può comportare conseguenze legali.
- L’adozione della DIN 66399 è una scelta strategica per le aziende.
Perché seguire la DIN 66399 se non è obbligatoria?
- Tutela della reputazione: Dimostra un impegno verso la sicurezza dei dati e la responsabilità sociale.
- Vantaggio competitivo: Può essere un elemento distintivo rispetto ai concorrenti.
- Prevenzione dei rischi: Riduce il rischio di incidenti e di violazioni della privacy.
- Conformità alle best practice: Allinea l’azienda agli standard internazionali.
In conclusione, anche se la DIN 66399 non è una legge, è altamente consigliabile adottarla come riferimento per la distruzione dei documenti sensibili. Essa rappresenta una best practice riconosciuta a livello internazionale e contribuisce a garantire un elevato livello di sicurezza e protezione dei dati. Rilascio del FIR Una società che non effettua la triturazione della documentazione è tenuta comunque a rilasciare un FIR (Formulario di Identificazione del Rifiuto) che attesta l’avvenuto smaltimento del materiale. Questo documento contiene informazioni dettagliate sul tipo di rifiuto, la quantità smaltita e il metodo di smaltimento utilizzato. Certificazione della Distruzione per Triturazione Oltre al FIR, molte aziende certificate DIN 66399 offrono un servizio aggiuntivo: la certificazione della distruzione per triturazione. Questo documento attesta che la documentazione affidata è stata sottoposta a un processo di triturazione che ne ha reso il contenuto illeggibile e irrecuperabile, prima che la documentazione fosse inviata al macero. Perché è importante la certificazione della triturazione?
- Garanzia di sicurezza: Assicura che i documenti siano stati distrutti in modo sicuro e irreversibile, minimizzando il rischio di fughe di dati.
- Conformità normativa: In alcuni casi, la certificazione della triturazione può essere richiesta da specifiche normative settoriali.
- Trasparenza: Offre una maggiore trasparenza al cliente, dimostrando che il processo di distruzione è stato eseguito in modo corretto e conforme alle migliori pratiche.
Cosa contiene una certificazione di distruzione per triturazione?
- Dati identificativi dell’azienda: Nome, indirizzo, codice fiscale della società che ha effettuato la distruzione.
- Dati identificativi del cliente: Nome, indirizzo, codice fiscale del cliente che ha affidato i documenti.
- Descrizione del materiale: Tipo di documenti distrutti (es. fatture, contratti, documenti fiscali).
- Quantità di materiale: Peso o volume del materiale distrutto.
- Data e ora della distruzione: Indicazione precisa del momento in cui è avvenuta la distruzione.
- Metodo di distruzione: Specifica indicazione che la distruzione è avvenuta per triturazione.
- Livello di sicurezza: Indicazione del livello di sicurezza raggiunto con il processo di triturazione (es. livello 4, 5, 6 secondo le normative DIN 66399).
- Firma del responsabile: Firma del responsabile dell’azienda che ha effettuato la distruzione.
Richiedere una certificazione della distruzione per triturazione è un’ulteriore garanzia di sicurezza per le aziende che desiderano tutelare la riservatezza dei propri dati. Consigli utili:
- Scegli un’azienda certificata: Assicurati di affidare la distruzione dei tuoi documenti a un’azienda che garantisca la triturazione dei documenti.
- Chiedi un preventivo dettagliato: Richiedi un preventivo dettagliato che includa tutti i servizi offerti, i costi e i tempi di esecuzione.
- Verifica le referenze: Chiedi le referenze dell’azienda e verifica la soddisfazione dei precedenti clienti.
- Conserva la documentazione: Conserva con cura il FIR e la certificazione di distruzione per triturazione.
Entrambi i documenti, la certificazione dell’avvenuta triturazione e il FIR, sono importanti nel processo di smaltimento dei documenti, ma hanno scopi e forniscono informazioni diverse. FIR (Formulario di Identificazione del Rifiuto)
- Scopo: Il FIR è un documento amministrativo obbligatorio che accompagna i rifiuti durante tutto il percorso di smaltimento, dalla produzione fino allo smaltimento finale.
- Informazioni: Contiene dati identificativi del produttore del rifiuto, del trasportatore e del destinatario finale, la tipologia di rifiuto, la quantità e la destinazione finale.
- Funzione: Serve a tracciare il percorso del rifiuto e a garantire che lo smaltimento avvenga in modo conforme alla normativa vigente.
Certificazione per Avvenuta Triturazione
- Scopo: Questo documento attesta specificamente che i documenti sono stati sottoposti a un processo di triturazione, rendendoli illeggibili e irrecuperabili.
- Informazioni: Oltre ai dati identificativi del cliente e dell’azienda che ha effettuato la distruzione, contiene informazioni dettagliate sul processo di triturazione, come il livello di sicurezza raggiunto e la data dell’operazione.
- Funzione: Garantisce al cliente che la distruzione dei documenti è stata eseguita in modo sicuro e conforme alle normative sulla privacy e protezione dei dati.
Caratteristica FIR Certificazione per Avvenuta Triturazione Scopo Tracciabilità del rifiuto Attestazione della distruzione Contenuto Dati amministrativi, tipologia di rifiuto, destinazione finale Dati identificativi, processo di triturazione, livello di sicurezza Obbligatorietà Obbligatorio per legge per tutti i rifiuti Non obbligatorio per legge, ma spesso richiesto per garantire la sicurezza dei dati
La presentazione del certificato di avvenuta triturazione, oltre al FIR, offre all’azienda una tutela legale significativamente maggiore rispetto a chi presenta solo il FIR.