Il mondo della ricerca, non solo quella clinica, vive di condivisione di idee, di esperienze, di esperimenti e, soprattutto di dati, che condivisi e utilizzati per la comprensione dei fenomeni, consentono poi di restituire a tutti il valore derivante dall’aver messo a fattor comune quanto conosciuto dai singoli partecipanti.
Questa condivisione, tuttavia, deve tener conto della differente concettualizzazione che ciascun partecipante alla ricerca fa del contesto che osserva, cosa che di fatto impone di dover definire, prima ancora di partire, un’ontologia – o un modello semantico - che rappresenti il collante comunicativo tra realtà simili, ma inevitabilmente diverse.
Sono questi i temi che abbiamo avuto modo di discutere con Gianmaria Silvello, Professore di Informatica presso la Scuola di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova.