È sempre più importante poter integrare e analizzare i dati in modo agile, veloce e semplice, senza dimenticare che, spesso, ciò che a una prima e superficiale lettura è visto come soggetto unico è, al contrario, un insieme di soggetti distinti che operano per un fine comune, sia questo vendere qualcosa, fornire un servizio o diffondere informazioni.
Quest’operare in modo armonico tra soggetti diversi ha nei dati l’elemento fondante, che diventano elemento di tessitura di concetti comuni, ma rappresentati in modo diverso come conseguenza del ruolo e delle responsabilità dei soggetti che a tale rappresentazione partecipano.
Ogni concetto complesso – il cliente, il cittadino, l’edificio, l’impresa – possiede alcune caratteristiche intrinseche che definiscono ciò che è, caratteristiche che possono modificarsi lungo il suo ciclo di vita. Lo stesso concetto, tuttavia, vive in un contesto specifico, connotato da elementi infrastrutturali, demografici, economici, sociali e culturali, che inevitabilmente lo plasmano e ne definiscono il modo in cui questo vada gestito, quale che sia il significato di tale parole alla luce dello specifico concetto.
È proprio la necessità di tener conto di questo contesto, spesso decisamente ampio, che suggerisce la necessità di tendere a una rappresentazione di tali concetti che superi le barriere della singola organizzazione, privata o pubblica che sia, e che al contrario si alimenti dei dati che sono funzionali a essa, indipendentemente da chi tali dati possiede, gestisce e condivide.
L’idea di una Augmented View cattura esattamente questa idea, divenendone strumento operativo al servizio di chi poi questi dati deve utilizzare.