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C’è un momento in cui le parole non bastano più e devono farsi suono, sguardo, presenza. Vittorio Sanna, giornalista, autore sardo, voce storica dello sport, riporta in scena Il viaggio, libro pubblicato per la prima volta 22 anni fa e oggi pronto per una nuova vita. Una nuova edizione, ma anche una proposta culturale che diventa reading itinerante, esperienza sensoriale, dialogo umano. Tutto nasce quasi per caso, da una rilettura del testo da parte di Matteo Ghiani, che ne ha colto la forza ancora attuale. Da lì, il desiderio di rivolgersi a un nuovo pubblico: «Chi leggerà questo libro oggi – spiega Sanna – sarà diverso da chi l’ha letto vent’anni fa».
Il protagonista del libro è un ragazzo in coma. Attorno a lui, la vita, la memoria, gli affetti che cercano di riportarlo indietro. Vittorio Sanna racconta con poesia, prosa, sensibilità narrativa la possibilità che anche ciò che sembra ordinario – come una radiocronaca sportiva – possa contenere un’energia straordinaria. Un’energia che cura, risveglia, cambia.
Nel libro, e ora anche nel reading, le emozioni si fanno corpo attraverso suoni, immagini, profumi, costruendo un ponte sensoriale tra il protagonista e il pubblico. «La multimedialità – afferma l’autore – è fondamentale, sia nell’educazione che nella comunicazione. L’idea è quella di aiutare anche chi non legge, chi non ascolta, a sentire comunque qualcosa». Il progetto diventa così accessibile, intimo e collettivo allo stesso tempo. Un’opportunità di incontro, anche nei contesti più inattesi: una sala di biblioteca, una festa di compleanno, un centro culturale o una scuola.
Non è solo un viaggio letterario, ma un percorso emotivo. Un modo per riscoprire la presenza, la relazione, la memoria condivisa in un’epoca in cui i social sembrano sostituire lo sguardo diretto e il silenzio condiviso. «Oggi ci mancano le emozioni vere – dice Sanna – e questo reading può essere un’occasione per recuperarle».
Nel suo mestiere di giornalista, Vittorio Sanna ha raccontato lo sport, la passione, la fatica. Ma in questo libro la narrazione si sposta su un piano più interiore: «Che tu parli di un campione o di un uomo in coma, stai sempre raccontando una risalita. La vera forza – aggiunge – non è nel successo, ma nel rialzarsi dopo una caduta». Il viaggio si rivolge a chi si sente perso, fermo, smarrito. Ai giovani e a chiunque cerchi un motivo per ricominciare. «La crescita – conclude Sanna – è affrontare ciò che non conosciamo. È da lì che nasce qualcosa di nuovo».
Chi desidera portare il reading nel proprio territorio può contattare direttamente l’autore. Basta poco: «Un gruppo di persone curiose, l’interesse per le emozioni, e la voglia di condividere».
By UnicaRadio.itC’è un momento in cui le parole non bastano più e devono farsi suono, sguardo, presenza. Vittorio Sanna, giornalista, autore sardo, voce storica dello sport, riporta in scena Il viaggio, libro pubblicato per la prima volta 22 anni fa e oggi pronto per una nuova vita. Una nuova edizione, ma anche una proposta culturale che diventa reading itinerante, esperienza sensoriale, dialogo umano. Tutto nasce quasi per caso, da una rilettura del testo da parte di Matteo Ghiani, che ne ha colto la forza ancora attuale. Da lì, il desiderio di rivolgersi a un nuovo pubblico: «Chi leggerà questo libro oggi – spiega Sanna – sarà diverso da chi l’ha letto vent’anni fa».
Il protagonista del libro è un ragazzo in coma. Attorno a lui, la vita, la memoria, gli affetti che cercano di riportarlo indietro. Vittorio Sanna racconta con poesia, prosa, sensibilità narrativa la possibilità che anche ciò che sembra ordinario – come una radiocronaca sportiva – possa contenere un’energia straordinaria. Un’energia che cura, risveglia, cambia.
Nel libro, e ora anche nel reading, le emozioni si fanno corpo attraverso suoni, immagini, profumi, costruendo un ponte sensoriale tra il protagonista e il pubblico. «La multimedialità – afferma l’autore – è fondamentale, sia nell’educazione che nella comunicazione. L’idea è quella di aiutare anche chi non legge, chi non ascolta, a sentire comunque qualcosa». Il progetto diventa così accessibile, intimo e collettivo allo stesso tempo. Un’opportunità di incontro, anche nei contesti più inattesi: una sala di biblioteca, una festa di compleanno, un centro culturale o una scuola.
Non è solo un viaggio letterario, ma un percorso emotivo. Un modo per riscoprire la presenza, la relazione, la memoria condivisa in un’epoca in cui i social sembrano sostituire lo sguardo diretto e il silenzio condiviso. «Oggi ci mancano le emozioni vere – dice Sanna – e questo reading può essere un’occasione per recuperarle».
Nel suo mestiere di giornalista, Vittorio Sanna ha raccontato lo sport, la passione, la fatica. Ma in questo libro la narrazione si sposta su un piano più interiore: «Che tu parli di un campione o di un uomo in coma, stai sempre raccontando una risalita. La vera forza – aggiunge – non è nel successo, ma nel rialzarsi dopo una caduta». Il viaggio si rivolge a chi si sente perso, fermo, smarrito. Ai giovani e a chiunque cerchi un motivo per ricominciare. «La crescita – conclude Sanna – è affrontare ciò che non conosciamo. È da lì che nasce qualcosa di nuovo».
Chi desidera portare il reading nel proprio territorio può contattare direttamente l’autore. Basta poco: «Un gruppo di persone curiose, l’interesse per le emozioni, e la voglia di condividere».