Nell’ultima edizione, Denk commenta l’undicesima tappa del Tour de France 2025. "Florian Lipowitz ha fatto ancora una volta un ottimo lavoro oggi, e anche Primoz Roglic era ben posizionato sull’ultima salita. La squadra ha gestito tutto in modo eccellente", ha detto il 51enne. Invece di un tranquillo avvicinamento ai Pirenei, è stata un’altra tappa molto movimentata. "Il Tour de France sta diventando sempre più aggressivo. Le tappe sono visibilmente più corte rispetto al passato. Questo aumenta la velocità e l’intensità. Non è sempre piacevole per i corridori, ma devono sopportarlo", analizza Denk.

Il fatto che il gruppo abbia aspettato dopo la caduta di Tadej Pogacar si spiega con una regola non scritta del ciclismo. "Quando un contendente alla classifica generale cade o ha un problema meccanico, di solito il gruppo aspetta. I corridori lo fanno d’istinto."

L’ultima parte si concentra sulla dodicesima tappa, in programma giovedì. Il Tour è arrivato nei Pirenei, e si affronta la prima vera tappa di montagna. Si correranno 180 chilometri da Auch a Hautacam. "Sono convinto che la squadra di Pogacar non lascerà andare via una fuga. I migliori tra i migliori si giocheranno la vittoria," conclude Denk.

La versione originale di questo podcast è stata registrata in tedesco e tradotta con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. OVB Media non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di traduzione.

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Nell’episodio attuale, Denk racconta la decima tappa del Tour de France 2025. «La prestazione di Florian e Primoz mi ha dato molta fiducia. Abbiamo contenuto il distacco dal podio e possiamo affrontare con ottimismo la giornata di riposo», dice il 51enne.

Il team manager ridimensiona anche le critiche emerse verso Aleksander Vlasov, designato come uomo di supporto in salita. «Non bisogna sovrainterpretare gli otto minuti di ritardo di oggi. Ha corso bene per molto tempo. Vuole farcela, ma non si può costringere il corpo», analizza Denk.

Nel tema di approfondimento si fa un bilancio della prima metà del Tour e uno sguardo ai prossimi giorni.

Nell’ultima parte si parla dell’undicesima tappa, in programma mercoledì. Prima di arrivare sui Pirenei giovedì, è prevista una tappa pianeggiante di 156 chilometri attorno a Tolosa.

«Ci sono brevi strappi nella seconda parte di gara. Non credo che succederà molto in classifica generale, ma per il resto è tutto aperto», conclude Denk.

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Nell’episodio attuale, Denk parla della nona tappa del Tour de France 2025. «La squadra oggi ha fatto un buon lavoro. Quando si è alzato il vento, i nostri capitani Primoz Roglic e Florian Lipowitz sono stati protetti alla perfezione», dice il 51enne.

Guardando all’arrivo in salita di lunedì, Denk mette i suoi uomini di classifica sullo stesso livello. «Entrambi avranno il nostro pieno supporto. Sono separati da pochi secondi e quindi sono alla pari. Poi saranno le gambe a decidere», analizza Denk.

Il tema di approfondimento riguarda le voci di un possibile trasferimento del due volte campione olimpico Remco Evenepoel alla Red Bull-BORA-hansgrohe. «Tutti i 18 manager del World Tour vogliono Evenepoel: è un corridore fuori dal comune. Ma ha un contratto con la sua squadra. Se vuole andare via, deve prima parlare con loro e trovare una soluzione. Solo allora potremo intervenire», spiega Denk.

Nell’ultima parte si parla della decima tappa, in programma lunedì. Ci sarà il primo arrivo in salita. «Mi aspetto un gruppo di fuggitivi molto forte. Se Pogacar e la sua squadra li lasciano andare, possono vincere. Noi ci concentreremo chiaramente sui nostri capitani», conclude Denk.

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Nell’episodio attuale, Denk racconta dell’ottava tappa del Tour de France 2025. «Il nostro velocista Jordi Meeus sta lottando con le pesanti conseguenze della caduta. Con questi dolori e una spalla così lacerata non può vincere corse, ma confidiamo nella sua capacità di recupero», dice il 51enne.

È critico riguardo a un weekend del Tour che si preannuncia piuttosto tranquillo. «Non capisco del tutto l’approccio degli organizzatori. Ma noi squadre non veniamo interpellate quando si progettano i percorsi», analizza Denk.

Il tema di approfondimento risponde a diverse domande degli ascoltatori arrivate durante la prima settimana. Si parla del Giro d’Austria, del futuro dell’attività di base e di dettagli tecnici.

Nell’ultima parte si guarda alla nona tappa, in programma domenica. Sono previsti 174 chilometri da Chinon a Châteauroux, senza GPM. Tutto lascia pensare a un nuovo arrivo in volata. «Se il vento non condiziona a sorpresa, mi aspetto uno sprint. Speriamo che Jordi si sia ripreso e possa lottare per la vittoria», conclude Denk.

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Nell’episodio attuale, Denk racconta la settima tappa del Tour de France 2025. Il direttore sportivo non si è detto soddisfatto del finale. «Alla fine non avevamo più nessun gregario. Florian Lipowitz e Primoz Roglic sono rimasti da soli. È stato davvero un peccato per noi», riassume Denk.

Ha richiamato in particolare Alexander Vlasov. «Questo in realtà è il suo terreno. Dobbiamo capire perché non è riuscito a restare con loro», spiega il team manager.

Nel tema di approfondimento, il direttore sportivo parla dei sacrifici che devono affrontare i ciclisti professionisti. Sempre più ritiri in altura, piani alimentari dettagliati e una preparazione più professionale. Cosa significa oggi essere un pro’ e se una volta fosse davvero tutto più semplice.

Sabato, nell’ottava tappa della 112ª edizione del Tour de France, ci si aspetta il terzo arrivo in volata. Nei 171,4 km da Saint-Méen-Le-Grand a Laval il percorso è quasi completamente pianeggiante. «I velocisti vogliono disperatamente un’occasione così. Le squadre con sprinter forti cercheranno di controllare la tappa», conclude Denk.

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Nell’edizione attuale, Denk racconta della sesta, dura tappa del Tour de France 2025. “Era guerra nel gruppo. Molti erano motivati a entrare nella fuga. Questo ha reso tutto molto difficile”, afferma il team manager.

Nel tema di approfondimento, il capo squadra parla degli atleti che passano ad altri sport per dedicarsi al ciclismo. Florian Lipowitz, ex biatleta, e Primoz Roglic, ex saltatore con gli sci. Perché gli atleti degli sport invernali sono così forti in bicicletta e quanto è davvero facile per loro il passaggio.

Il settimo giorno del Tour de France il gruppo si dirige verso un epicentro del ciclismo – il Mur-de-Bretagne. Sul percorso di 197 chilometri ci sono, verso la fine, tre salite più brevi. “La giornata potrebbe essere simile a quella di oggi. Ma è la montagna mistica della Bretagna, e forse i favoriti vorranno vincere proprio lì. Noi vogliamo restare loro vicini”, dice Denk.

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Nell’edizione attuale, Denk racconta della quinta tappa del Tour de France 2025 e del notevole sesto posto ottenuto da Florian Lipowitz. “Chapeau a Florian, ha corso davvero forte”, afferma il 51enne, che ora vede riaperte tutte le possibilità per la sua squadra. “Con Primoz e Florian abbiamo ora due corridori a due minuti e mezzo da Tadej Pogacar. Tutto è ancora aperto per un posto sul podio.”

Il tema di approfondimento riguarda la disciplina speciale della cronometro. Il direttore sportivo spiega cosa viene testato in anticipo, quali sono le nuove innovazioni e cosa rende un ciclista un buon cronoman.

Con sei salite minori e 3.500 metri di dislivello, la sesta tappa presenta ancora una volta un profilo da classica. La decisione potrebbe arrivare alla Côte de Vaudry, circa quattro chilometri prima del traguardo. “Ma vedremo che tipo di tappa sarà. Dopo la dura corsa di oggi, potrebbe arrivare una fuga,” dice Denk.

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Nell’episodio attuale, Denk racconta della quarta tappa del Tour de France 2025. «Primoz è rimasto coinvolto in una caduta prima del finale e ha avuto un piccolo problema meccanico. Ha dovuto affrontare le salite più dure con un handicap. Non è stato certo l’ideale», dice il 51enne.

«Per Florian bisogna considerare che questo tipo di percorso non è fatto su misura per lui. Il distacco in classifica generale è ancora contenuto. Ma è chiaro che domani i favoriti dovranno scoprire le carte. Anche i nostri ragazzi», analizza Denk.

Il tema di approfondimento riguarda una possibile partenza del Tour in Germania. Denk illustra i piani, valuta le possibilità e spiega l’importanza per il ciclismo tedesco.

Nell’ultima parte si parla della quinta tappa, in programma mercoledì. Per la prima volta in questa edizione i corridori dovranno affrontare una prova contro il tempo. «Evenepoel è il grande favorito, è lui l’uomo da battere. I nostri dovranno essere in forma e restare concentrati. Poi vedremo cosa sarà possibile», conclude Denk.

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Nell’episodio attuale, Denk racconta della terza tappa del Tour de France 2025. «Non è stata una buona giornata per noi. Jordi Meeus e Laurence Pithie sono visibilmente malconci. Le abrasioni cutanee sono gravi. Ora andranno a fare le radiografie e poi avremo più chiarezza», dice il 51enne.

«Questo si riflette anche nell’umore della squadra. Regna un silenzio di tomba. Tutti sperano che Jordi e Laurence possano continuare domani. Sono arrivati al traguardo, ma la decisione finale verrà presa solo domani», analizza Denk.

Il tema di approfondimento riguarda i problemi strutturali che il ciclismo ha rispetto ad altri sport, concentrandosi sul numero di gare, sul focus europeo e sul marketing.

Nell’ultima parte si parla della quarta tappa, in programma martedì. «Anche se le grandi montagne non sono ancora all’orizzonte, è una tappa davvero dura. Il nostro obiettivo chiaro è proteggere Roglic e Lipowitz», conclude Denk.

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Nell’edizione attuale, Denk parla della seconda tappa del Tour de France 2025.

"Ieri non eravamo soddisfatti, e lo abbiamo detto chiaramente. Oggi la squadra si è comportata decisamente meglio", dice il 51enne.

È visibilmente colpito dalla prestazione della speranza tedesca Lipowitz.

"Florian non ha nulla da perdere e, con uno svolgimento di gara più favorevole, avrebbe anche potuto vincere. Sono davvero orgoglioso di quello che ha fatto oggi", analizza Denk.

Il tema di approfondimento riguarda le nuove regole e misure pensate per aumentare la sicurezza dei professionisti. Al centro del dibattito c’è l’introduzione dei cartellini gialli.

Nella parte finale si parla della terza tappa, che si correrà lunedì.

"Se il meteo non influisce troppo, mi aspetto una volata di gruppo. Speriamo di esserci anche noi", conclude Denk.

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