“È la preda scontata di un narcisista patologico, Nora. La violenza fisica si insinua troppo presto nel quotidiano, dove la rabbia Di Carlo esplode improvvisa e feroce. Offese, schiaffi, porte sbattute e il sesso usato come punizione…” Con queste parole la scrittrice Costanza Ghezzi ci fa entrare nella vita della protagonista de ‘Il segno di Nora’, un libro nato per raccontare senza filtri la storia di una di noi, che un giorno si è svegliata accanto a un uomo violento, ma alla fine riesce a tornare a vivere.  

Sei vittima di violenza? Lo è una donna vicino a te? Chiama il 1522 per metterti in contatto con il Centro Antiviolenza più vicino: rimani anonima, non sei obbligata a denunciare, è gratuito.

“Ha solo alzato la voce… mi ha dato solo uno schiaffo… è successo solo una volta”.
Siamo le prime a rimanere incredule di fronte all’eventualità di essere vittime di violenza da parte dei nostri partner o ex partner, e questo può indurci a sottovalutare il pericolo che corriamo noi e che corrono i nostri figli. Esistono però degli strumenti che ci aiutano a capire cosa ci sta succedendo. Ne parliamo con Manuela una delle operatrici più esperte di Donne Insieme Valdelsa. 

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Relazione tossica o violenta? La differenza può essere sottile eppure ci sono dei segnali che non lasciano spazio a dubbi, su quale tipo di situazione stiamo vivendo. Abbiamo chiesto all’avvocata Alice Giomi di spiegarci quando è il momento di chiedere aiuto.  

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Ci sembra impossibile capire perché una donna che subisce violenza non scappa da quella situazione, e soprattutto non ammette di subirla. Quando accade a una nostra amica, figlia, sorella la nebbia si infittisce. La psicologa e psicoterapeuta Elena Pullara, vicepresidente di Donne Insieme Valdelsa ci da alcuni spunti per provare a comprendere cosa si muove nell’animo della nostra amica, figlia, sorella e come comportarci per aiutarla.  

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Arriva quel giorno in cui il pericolo ci circuisce e le mura della nostra casa rischiano di diventare la nostra tomba. Allontanarsi per mettere in sicurezza noi stesse e i nostri figli diventa indispensabile ma complicato, anche solo per aspettare la decisione dei giudici. Il Centro Antiviolenza Valdelsa ha una casa rifugio a indirizzo segreto, dove possiamo trovare riparo con i nostri figli. Chiara, operatrice di Donne Insieme Valdelsa, ci racconta come funziona.  

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Ma lei com’era vestita? Aveva bevuto? Ha provato a parlare con suo marito per risolvere i vostri conflitti? Nei titoli dei giornali, prima ancora che in caserme e tribunali, si trovano a bizzeffe parole inopportune e false che vogliono scaricare sulle donne la responsabilità delle donne. Si chiama vittimizzazione secondaria, e spesso ci fa tornare sui nostri passi quando vogliamo riprenderci la nostra vita. Ne parliamo con l’avvocata Monica Fara. 

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Violenza non è solo lo schiaffo, violenza non è solo lo spintone, la violenza non lascia sempre lividi. Ecco perché spesso esitiamo a chiamare le cose con il loro nome e chiedere aiuto. Ne parliamo con Francesca Pidone, esperta di violenza di genere e Giudice onorario di Pace.  

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L’Associazione Donne Insieme Valdelsa nasce nel 2007 da un gruppo di donne che volevano offrire ascolto ad altre donne. Negli anni l’associazione ha accolto circa 800 donne e i loro bambini. Oggi è un centro antiviolenza accreditato dalla Regione Toscana, fa parte del coordinamento nazionale dei centri antiviolenza D.i.re, Donne in Rete contro la violenza, e del coordinamento regionale Tosca. La sua presidente, l’avvocata Caterina Suchan, spiega come funziona.  

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