Organizzate in tutta fretta dopo la scomparsa di Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero derubricato come una “tragica fatalità”, le elezioni in Iran vedono il ballottaggio tra l’ultraconservatore Saeed Jalili e il “moderato” Masoud Pezeshkian. Affluenza ai minimi storici, in linea con le tornate elettorali degli altri Paesi, e accuse di “elezioni farsa”, sullo sfondo di una crisi mediorientale che sembra proprio voler trascinare anche l’Iran in un nuovo conflitto. Da qui parte l’analisi condotta negli studi di Byoblu da Antonello Sacchetti, giornalista e reporter esperto di questioni iraniane.