La Lunga Strada della Ricerca alle Applicazioni Industriali
Davide Chiaromonti, professore al Politecnico di Torino, sottolinea che il percorso delle bio-tecnologie, dall’innovazione al mercato, è un viaggio lungo che può richiedere anche vent’anni. Questo sviluppo riguarda sia il settore energetico che quello dei materiali. Si spazia dai biocombustibili (solidi, liquidi e gassosi) ai materiali polimerici e da costruzione, e persino a quelli per l’industria come l’acciaio. Esistono già tecnologie pronte a livello commerciale che hanno dimostrato un avanzamento significativo.Il Ruolo Cruciale delle Politiche di SettoreUn fattore determinante per la sostenibilità e la penetrazione di mercato di queste tecnologie è rappresentato dalle politiche governative. Chiaromonti evidenzia che in Europa il quadro normativo è complesso e in continua evoluzione, creando un clima di incertezza che rende difficili gli investimenti a lungo termine. È necessario stabilire politiche chiare e stabili per permettere all’industria di pianificare e attuare la transizione.Scenari Attuali e Prospettive Future: Tra Bio-carburanti e Nuove FrontiereNel settore dei trasporti, la quota di combustibili rinnovabili è stabilita al 29% in energia, un dato che posiziona l’Europa in modo unico a livello globale, anche se la direttiva RED introduce complessità nella scelta delle materie prime. Un settore particolarmente forte in Italia è quello del biogas e del biometano, con target ambiziosi che lo rendono un contributo molto rilevante.Nonostante l’attuale leadership dei bio-carburanti, le proiezioni per il 2040-2050 prevedono un ruolo preponderante per l’elettricità e l’idrogeno, seppur con la necessità di infrastrutture e produzione di energia rinnovabile che ancora non sono a pieno regime. I biocombustibili, già oggi carbon neutral o addirittura carbon negative, sono una soluzione immediatamente disponibile e performante.Un Incarico Internazionale per Guidare la TransizioneChiaromonti ha recentemente assunto il ruolo di chairman della Biofuture Platform, un’iniziativa intergovernativa nata in Brasile che raggruppa 23 paesi. La piattaforma lavora per promuovere la bioenergia e la bioeconomia a livello internazionale, operando in contesti come il G7, il G20 e le conferenze COP. Con l’imminente COP 28 a novembre, i lavori della piattaforma si intensificano, dato che gli studi recenti indicano la necessità di quadruplicare la produzione attuale per raggiungere gli obiettivi climatici.