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L’ultimo incontro istituzionale di Papa Francesco è stato con il vicepresidente statunitense J.D. Vance, di cui molto abbiamo parlato in queste pagine negli ultimi mesi. Un fatto che, se osservato oltre la contingenza storica, appare non casuale: il governo americano più “conservatore” che incontra il papato più “sociale” della storia della Chiesa nel giorno di Pasqua. A Roma. Un avvenimento che, sebbene di pochi istanti, appare decisamente rilevante e che segna un contatto tra due delle massime istituzioni globali di segno diverso (se non apparentemente opposto), riportando Roma al centro della cristianità mondiale.
By Alessandro RicciL’ultimo incontro istituzionale di Papa Francesco è stato con il vicepresidente statunitense J.D. Vance, di cui molto abbiamo parlato in queste pagine negli ultimi mesi. Un fatto che, se osservato oltre la contingenza storica, appare non casuale: il governo americano più “conservatore” che incontra il papato più “sociale” della storia della Chiesa nel giorno di Pasqua. A Roma. Un avvenimento che, sebbene di pochi istanti, appare decisamente rilevante e che segna un contatto tra due delle massime istituzioni globali di segno diverso (se non apparentemente opposto), riportando Roma al centro della cristianità mondiale.