Abbiamo sempre pensato che il cristiano per essere produttivo deve

essere uno dei migliori della classe. E se non fosse così? E se invece

fosse l'opposto? Forse dobbiamo smettere di cercare Dio tra le stelle e

piuttosto incontrarlo nelle nostre stalle.

La maggior parte dei credenti è cresciuta con l'idea che essere cristiani voglia dire trovarsi su un cammino di miglioramento che dovrebbe portarci ad essere sempre più simili a Gesù. Io non credo che sia così.

Qual'è quell'unico peccato dal quale non c'è ritorno? L'unico peccato

che è davvero "mortale"? Cos'è quell'unica cosa che preclude per sempre

il perdono di Dio? E come ha fatto la chiesa cattolica a macellare così

orrendemente questo concetto?

La risposta biblica in questo podcast!

Un ennesimo tentativo di spiegare la vera santificazione.

La morte per un cristiano non è la fine della luce, ma lo spegnere della lampada sul comodino in quanto si è alzato il sole!

Non

esiste cattiveria peggiore di quella di un uomo che cerca di difendere

la versione che lui ha di Dio! Dopo aver pubblicato un paio di post di

sacerdoti cattolici che predicano il Vangelo meglio di parecchi pastori

che conosco .... apriti cielo! Vorrei chiarire un paio di punti chiave

per tutti quelli che pensano che esistono diverse categorie di cristiani. No. Punto.

Tanti

commentano sui miei post insistendo che la salvezza è sì per grazia ma

che poi dobbiamo manifestarla con le opere della legge o non è valida.

In questi due video cercherò di dimostrare - principalmente tramite la

lettera ai Galati - che non è per niente così. Anzi, bisogna fare

attenzione a cosa si crede se non si vuole cadere nell'opposto!

Tanti

commentano sui miei post insistendo che la salvezza è sì per grazia ma

che poi dobbiamo manifestarla con le opere della legge o non è valida.

In questi due video cercherò di dimostrare - principalmente tramite la

lettera ai Galati - che non è per niente così. Anzi, bisogna fare

attenzione a cosa si crede se non si vuole cadere nell'opposto!

Cosa

voleva veramente dire Gesù con quei famosi versetti in Matteo 16:24

"Rinnega te stesso, prendi la tua croce e seguimi"? Voleva che

smettessimo di divertirci? Che andassimo tutti in convento? Che

sopportassimo malattie, disgrazie e difficoltà chiamandole "la mia

croce"? No. Non credo proprio.

Tanti parlano di diversi tipi di ricompense dopo la morte a seconda di cosa abbiamo fatto nella vita. Tanti insegnano che è importantissimo che noi viviamo per la ricompensa che deve venire. Ma quando chiedo di definire questa cosa che tanti reputano così importante, nessuno mi sa dare una semplice spiegazione. Eppure è una parola. Una parola sola.