Assaggi di Letteratura

La tenzione tra Dante e Forese Donati


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ep. 10 st. 2
Rientrano nell "Rime" sei sonetti di botta e risposta tra Dante e Forese Donati, fratello di Piccarda e di Corso. Troviamo un Dante diverso rispetto a quello al quale siamo abituati; pur sperimentando lo stile comico-realista, egli sa mantenere alto il livello di composizione.

Chi udisse tossir la mal fatata
moglie di Bicci vocato Forese,
potrebbe dir ch’ell’ha forse vernata
ove si fa ’l cristallo in quel paese.

Di mezzo agosto la truovi infreddata;
or sappi che de’ far d’ogni altro mese!
E non le val perché dorma calzata,
merzé del copertoio c’ha cortonese.

La tosse, ’l freddo e l’altra mala voglia
no l’addovien per omor ch’abbia vecchi
ma per difetto ch’ella sente al nido.

Piange la madre, c’ha più d’una doglia,
dicendo: "Lassa, che per fichi secchi
messa l’avre’ ’n casa del conte Guido!".

-

L’altra notte mi venne una gran tosse,
perch’i’ non avea che tener a dosso;
ma incontanente che fu dì, fui mosso
per gir a guadagnar ove che fosse.

Udite la fortuna ove m’addosse:
ch’i’ credetti trovar perle in un bosso
e be’ fiorin coniati d’oro rosso;
ed i’ trovai Alaghier tra le fosse,

legato a nodo ch’i’ non saccio ’l nome,
se fu di Salamone o d’altro saggio.
Allora mi segna’ verso ’l levante:

e que’ mi disse: "Per amor di Dante,
scio’mi ". Ed i’ non potti veder come:
tornai a dietro, e compie’ mi’ viaggio.

-

Musica: "Enfantine" by Arnito
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Assaggi di LetteraturaBy Gianmaria Guida