I miei nipotini milanesi amano ricevere lettere dai nonni di Roma. Intendo lettere vere e proprie, di carta, infilate dentro una busta con il francobollo e impostate. Come si faceva una volta, nel mondo pre-informatico, quando la posta non era ancora elettronica. E al nipotino più grande, di cinque anni, piace anche scriverle, le lettere. In stampatello, con il pennarello blu o viola. E abbondanza di disegni.