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La puntata di questa settimana mette in luce un mercato che cambia umore alla velocità della luce ⚡. Dopo un novembre difficile — S&P 500 in calo del 5% 📉 e Nasdaq dell’8% — l’apparente rimbalzo di giovedì è durato poche ore: dai dati sul lavoro 📊 e dal rally di Nvidia si è passati rapidamente a una chiusura in profondo rosso 🔻.
La riapertura del governo USA 🇺🇸 ha permesso la pubblicazione del report sull’occupazione di settembre, restituendo ai mercati un elemento essenziale: i dati. I 119 mila nuovi posti di lavoro ➕ insieme a un tasso di disoccupazione salito al 4,4% ⚠️ offrono un quadro di rallentamento, ma non abbastanza da forzare la Fed a un taglio immediato. Con il FOMC del 10 dicembre che arriverà prima dei dati completi, le probabilità di un taglio restano modeste e la banca centrale naviga a vista 🧭.
Nvidia ha presentato un trimestre eccezionale 🚀 — ricavi in crescita oltre il 60% e backlog record — ma il titolo è crollato, bruciando 300 miliardi di capitalizzazione 💥. Il mercato non mette più un premio automatico sulla crescita dell’AI 🤖: vuole sostenibilità, incassi certi e ritorni dimostrabili.
Il boom dei capex AI degli hyperscaler — che potrebbe arrivare a valere l’1,2% del PIL USA nel 2025 💼 — sostiene oggi una fetta sproporzionata dell’economia, ma è una crescita concentrata in poche aziende e finanziata in larga parte a debito.
Fuori dall’AI, il quadro è più debole: consumi moderati 🛍️, investimenti aziendali fiacchi 🏭, occupazione meno robusta 👥 e utili stagnanti per molte società dell’S&P 500. L’investitore si trova davanti a un paradosso: un’opportunità enorme 🌐 ma con rischi crescenti ⚡.
Come nel ’99, la selettività torna fondamentale 🎯: non tutto ciò che cresce crea valore. Disciplina, metodo e analisi dei fondamentali saranno gli elementi chiave per attraversare questa fase di mercato 📘.
By PharusLa puntata di questa settimana mette in luce un mercato che cambia umore alla velocità della luce ⚡. Dopo un novembre difficile — S&P 500 in calo del 5% 📉 e Nasdaq dell’8% — l’apparente rimbalzo di giovedì è durato poche ore: dai dati sul lavoro 📊 e dal rally di Nvidia si è passati rapidamente a una chiusura in profondo rosso 🔻.
La riapertura del governo USA 🇺🇸 ha permesso la pubblicazione del report sull’occupazione di settembre, restituendo ai mercati un elemento essenziale: i dati. I 119 mila nuovi posti di lavoro ➕ insieme a un tasso di disoccupazione salito al 4,4% ⚠️ offrono un quadro di rallentamento, ma non abbastanza da forzare la Fed a un taglio immediato. Con il FOMC del 10 dicembre che arriverà prima dei dati completi, le probabilità di un taglio restano modeste e la banca centrale naviga a vista 🧭.
Nvidia ha presentato un trimestre eccezionale 🚀 — ricavi in crescita oltre il 60% e backlog record — ma il titolo è crollato, bruciando 300 miliardi di capitalizzazione 💥. Il mercato non mette più un premio automatico sulla crescita dell’AI 🤖: vuole sostenibilità, incassi certi e ritorni dimostrabili.
Il boom dei capex AI degli hyperscaler — che potrebbe arrivare a valere l’1,2% del PIL USA nel 2025 💼 — sostiene oggi una fetta sproporzionata dell’economia, ma è una crescita concentrata in poche aziende e finanziata in larga parte a debito.
Fuori dall’AI, il quadro è più debole: consumi moderati 🛍️, investimenti aziendali fiacchi 🏭, occupazione meno robusta 👥 e utili stagnanti per molte società dell’S&P 500. L’investitore si trova davanti a un paradosso: un’opportunità enorme 🌐 ma con rischi crescenti ⚡.
Come nel ’99, la selettività torna fondamentale 🎯: non tutto ciò che cresce crea valore. Disciplina, metodo e analisi dei fondamentali saranno gli elementi chiave per attraversare questa fase di mercato 📘.