L'altro zio Sam

L’intelligenza artificiale generativa ha uno sviluppo promettente e contemporaneamente preoccupante. Che visione ha Sam Altman dei suoi sviluppi futuri? È il leader giusto per una tecnologia che ha conseguenze così importanti per la società?

Altman non ha soltanto investito in intelligenza artificiale. Ma anche in fusione nucleare. In biotecnologie per la longevità. E molto altro. La sua visione economica è ampia. Che tipo di leadership incarna? Dove vuole arrivare?

l 17 novembre 2023 Altman viene fatto fuori dal board di OpenAI. È un giorno che nessuno dimentica in Silicon Valley. Succede di tutto. Viene accusato di manipolazione e di voler tradire la missione originaria dell’azienda, favorendo gli aspetti commerciali. Microsoft si mette in mezzo. E le lancette dell’orologio tornano indietro.

L’intelligenza artificiale non è arrivata con OpenAI. Era utilizzata da tempo. E allora perché ChatGpt ha fatto fare un salto a questa tecnologia? Cos’ha di unico?

Da dove arriva l’uomo che ha fondato OpenAI? Altman ha fatto il percorso classico della Silicon Valley: università di Stanford, senza laurearsi, il lancio di una startup. Il salto di qualità arriva con la presidenza di Y Combinator. Lì, Altman mostra le sue abilità politiche e manageriali. E crea una rete di contatti unica. Che sarà la base per il passo successivo.

Sam Altman è il papà di ChatGpt, il chatbot che ha fatto scoprire al mondo le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa. L’uomo che sta disegnando lo sviluppo della tecnologia più strategica dei prossimi anni. Conoscere Altman, quindi, significa conoscere un pezzo del nostro futuro. Abbiamo cercato di farlo. Parlando con chi ha lavorato con lui, ripercorrendo tappe chiave, visione strategica e idee di futuro