La solita, insensata sconfitta ad un Championship, le solite occasioni sprecate, le solite scuse.

La vittoria sui Rams, un attacco infermabile, la prova più dura ad un passo dal Sogno.

Dopo una settimana da spettatori interessati, i Packers iniziano il loro cammino nella postseason ospitando i Rams al Lambeau.

I Packers ottengono il Seed #1 nella NFC con il rotondo 35-16 ai Bears, e come per magia sul carro non c'è più posto e la gente spinge per salire senza biglietto.

I Packers dominano i Titans in un fiabesco Lambeau Field innevato con la formula da cui prima o poi impareranno a non allontanarsi mai: corse, play-actions, quick throws ed ancora corse. Stavolta niente vuoti mentali, niente insistenza su ciò che non funziona e conseguentemente niente punt, con una difesa in grado di imbrigliare Derrick Henry con un front seven in grande spolvero e delle secondarie rapaci a stroncare le velleità aeree di Ryan Tannehill. Domenica si va al Soldier Field dagli arcirivali dei Chicago Bears, per una partita che per loro è da dentro o fuori e che per noi è decisiva per far passare i playoffs NFC dal Lambeau Field.

Ancora una volta, i Packers raggiungono un considerevole vantaggio e l'attacco smette di giocare, coi tifosi a chiedersi come mai e a darsi risposte strampalate. Proviamo a dare una spiegazione, consapevoli di come non troverà il gradimento di molti. In ogni caso, contro i Panthers pur con qualche patema di troppo è giunta l'unidicesima vittoria stagionale, che conferma il Seed #1 nella NFC a due partite dal termine della Regular Season. E domenica al Lambeau arrivano i Titans, una squadra fisica, ben allenata e con grandi individualità offensive, che non abbandona ciò che funziona per passare al Piano Boh.

La vittoria sui Lions ci consegna il titolo della NFC North e ci proietta in testa all'intera NFC. Aaron Rodgers domina, la difesa regge, gli special teams guastano, secondo un copione ormai consolidato.

La vittoria sugli Eagles, gli errori evitabili, i discorsi inutili.

La centesima vittoria all-time sui Chicago Bears, un attacco esplosivo, il garbage time scambiato per partita vera, i problemi reali ed immaginari della difesa.

La rocambolesca sconfitta di Indianapolis, gli erroracci in ogni fase di gioco e la solita cagnara post-partita.