Le immagini hanno un grande potere su di noi e sulla nostra mente. Possono motivare, farci sentire più sicure e aiutarci a percorrere il nostro cammino verso il successo.
Ma come? E soprattutto, di cosa parliamo quando parliamo di successo?
Per molte di noi, il successo è qualcosa che va oltre i traguardi professionali o materiali. È un equilibrio tra ciò che facciamo, come ci sentiamo e dove vogliamo andare nella vita.
In questo episodio, ti proporrò delle riflessioni su quello che può essere il vero e reale successo, per ciascuna di noi, perché questo è un ambito dove è fondamentale abbracciare noi stesse, i nostri valori, il nostro modo unico di essere, di vedere il mondo e di stare nel mondo.
E poi parleremo di come le immagini ci condizionano e di come possiamo usare le immagini a nostro favore. Le immagini, non solo quelle che vediamo con gli occhi, ma quelle che creiamo nella nostra mente, sono strumenti potentissimi. Le immagini non solo ispirano, ma hanno un impatto reale sul nostro cervello e sul nostro comportamento.
Quindi perché non usarle per creare la nostra visione del futuro?
Sintesi dell’episodio
Potere delle immagini
Le immagini influenzano profondamente la mente e le emozioni.Possono motivare, rafforzare la sicurezza e guidare verso il successo.Il cervello non distingue tra immagini reali e immaginate, attivando le stesse aree cerebrali.Definizione di successo
Il successo non è un obiettivo stereotipato imposto da altri.Per molte donne, successo significa equilibrio tra benessere personale, relazioni e realizzazione.Non è una meta fissa, ma un viaggio fatto di crescita e consapevolezza.La felicità va vissuta nel presente, non rimandata al raggiungimento di un traguardo.Importanza del viaggio
La qualità del percorso è più importante della destinazione.La mindfulness aiuta a vivere il momento presente, apprezzando ogni passo.Ogni esperienza, positiva o negativa, contribuisce alla crescita personale.Uso delle immagini per il successo
Le immagini, anche mentali, agiscono sull’inconscio, influenzando emozioni e comportamenti.Visualizzare obiettivi stimola la neuroplasticità, creando connessioni cerebrali che supportano il cambiamento.Strumenti come la vision board aiutano a chiarire desideri e motivazioni.Vision board
È un collage di immagini e parole che rappresentano obiettivi e sogni.Aiuta a vivere con chiarezza e motivazione il presente, non solo a immaginare il futuro.Favorisce la consapevolezza e la gratitudine durante il percorso verso il successo.Seminario e pratica personale
Seminario a gennaio 2025 di ricapitolazione tolteca e creazione di una vision board (con Elisa Berghi e Lara Ghiotto, informazioni qui).La ricapitolazione tolteca aiuta a liberarsi dal passato e recuperare energia.Fondamenti scientifici
Neuroplasticità
Il cervello ha la capacità di adattarsi e cambiare creando nuove connessioni in base alle esperienze e agli stimoli.Le immagini, soprattutto quelle emozionanti, influenzano questo processo e rafforzano pensieri e comportamenti legati agli obiettivi.Immaginare un’azione attiva le stesse aree del cervello coinvolte nell’esecuzione reale, migliorando le prestazioni e favorendo l’azione.Sistema Nervoso e Immagini Mentali
Il cervello reagisce in modo simile a esperienze reali e immaginate, attivando le stesse aree.Le immagini mentali influenzano il comportamento come se fossero esperienze reali.Attivazione delle Aree Cerebrali e Neurotrasmettitori
Immagini emozionanti attivano il sistema limbico e la corteccia prefrontale, coinvolte in emozioni e pianificazione.Visualizzazioni motivanti rilasciano dopamina, migliorando l’umore e la produttività.Teoria dell’Autoefficacia
Secondo Albert Bandura, credere nelle proprie capacità di raggiungere un obiettivo aumenta le probabilità di successo.Visualizzare il successo rafforza la fiducia, la motivazione e la resilienza.Psicologia del Cambiamento
Il cervello può essere “allenato” a cambiare abitudini attraverso nuove connessioni neuronali.La visualizzazione positiva è utile per sviluppare nuovi comportamenti e viene usata anche in terapia per problemi come ansia e depressione.Conclusione
Il successo non è una destinazione fissa, ma un viaggio che si costruisce giorno per giorno attraverso consapevolezza, emozioni e azioni.Le immagini, sia quelle esterne che quelle che creiamo nella nostra mente, sono strumenti potenti per guidarci lungo questo percorso.Usare consapevolmente strumenti come la vision board o pratiche di visualizzazione ci aiuta a mantenere chiarezza, motivazione ed energia.Ricorda: ogni passo del viaggio è importante, e vivere con pienezza il presente rende il cammino verso i tuoi obiettivi non solo più piacevole, ma anche più significativo.Fonti
Studi e ricerche che esplorano il concetto di successo per le donne nella sfera professionale.
“Women in the Workplace 2024” di McKinsey & Company: Questo rapporto annuale (pubblicato per la prima volta nel 2015) esamina le esperienze delle donne nel mondo del lavoro, evidenziando l’importanza della flessibilità lavorativa e della conciliazione tra carriera e vita familiare.
McKinsey & Company
“Climbing the Leadership Ladder” dell’Institute for Women’s Policy Research (IWPR) (Questo studio è stato pubblicato nell’agosto 2021): Questo studio analizza le barriere strutturali che ostacolano l’avanzamento delle donne nelle posizioni di leadership e propone raccomandazioni per promuovere ambienti di lavoro inclusivi e opportunità di crescita professionale per le donne.
IWPR
Studi e ricerche che esplorano il concetto di successo per le donne al di là della sfera lavorativa, focalizzandosi su aspetti legati alla vita personale, alle relazioni e al benessere psicologico.
The Shriver Report: A Woman’s Nation Pushes Back from the Brink (2010)
Questo rapporto, condotto da Maria Shriver e dal Center for American Progress, esplora il cambiamento delle dinamiche familiari e sociali e come le donne definiscono il successo, non solo in termini di carriera ma anche in relazione alla famiglia, alla salute e al benessere. Le donne intervistate nel rapporto hanno spesso definito il successo come la capacità di mantenere un equilibrio tra la vita familiare e quella personale, oltre a realizzarsi come individui.
Puoi trovare il rapporto completo qui: The Shriver Report.
“The Happiness Project” di Gretchen Rubin (2009)
Anche se non è uno studio accademico, il libro di Rubin si basa su ricerche scientifiche e indagini condotte su un ampio campione di persone. Rubin esplora come le donne possano definire il successo in base al loro benessere e alla soddisfazione nella vita quotidiana, non solo attraverso realizzazioni professionali, ma anche tramite la gestione delle emozioni, delle relazioni e della qualità della vita.
Maggiori informazioni sul libro sono disponibili qui: The Happiness Project.
Studi di psicologia positiva (Martin Seligman)
Martin Seligman, uno dei pionieri della psicologia positiva, ha condotto studi che suggeriscono che il successo per molte donne (e persone in generale) si misura anche attraverso il senso di realizzazione, il benessere emotivo e le relazioni significative. La ricerca sulla “floresta del benessere” di Seligman suggerisce che il successo non è solo raggiungere obiettivi esterni, ma anche vivere una vita soddisfacente, con relazioni forti, uno scopo chiaro e una buona salute mentale.
Scopri di più sulla psicologia positiva e gli studi di Seligman qui: Positive Psychology Center – University of Pennsylvania.
Studi sulla “self-compassion” (Kristin Neff)
La ricerca di Kristin Neff sulla “self-compassion” (auto-compassione) esplora come le donne possano definire il successo in termini di accettazione di sé, gestione dello stress e soddisfazione personale. Secondo Neff, le donne che praticano l’auto-compassione tendono a sentirsi più soddisfatte della loro vita, indipendentemente dai successi professionali o dalle aspettative sociali.
Scopri di più sulla self-compassion qui: Kristin Neff – Self-Compassion.
Studi sul benessere e la qualità della vita
Ricerche condotte da istituti come il Gallup Healthways Well-Being Index e altre indagini sul benessere soggettivo hanno dimostrato che il successo per molte donne è legato a fattori come la salute fisica e mentale, la soddisfazione nelle relazioni, e la possibilità di avere tempo per sé stesse, piuttosto che solo il raggiungimento di obiettivi esterni come carriera e ricchezza.
Puoi esplorare i dati del Gallup Well-Being Index qui: Gallup Well-Being Index.
Studi sul tema dell’influenza delle imamgini sulla mente e sulle nostre azioni.
Neuroplasticità nel cervello visivo adulto umano: Uno studio pubblicato su arXiv esamina come il cervello visivo degli adulti mantenga una certa plasticità, permettendo l’adattamento a nuove esperienze visive.
arXiv
Plasticità neurale e psicoterapia: Un articolo di State of Mind esplora come la plasticità neurale sia alla base dei cambiamenti osservati durante la psicoterapia, evidenziando la capacità del cervello di riorganizzarsi in risposta a nuove esperienze.
State of Mind
Neuroplasticità: il cervello si adatta e crea: Un articolo di Metodo MIE discute come il cervello continui ad adattarsi ai cambiamenti e agli stimoli esterni, enfatizzando la sua capacità di riorganizzarsi strutturalmente e funzionalmente.
Metodo MIE
Neuroplasticità nel cervello visivo adulto umano. Studio pubblicato su arXiv che esplora come il cervello visivo degli adulti mantenga una certa plasticità, permettendo l’adattamento a nuove esperienze visive. arXiv. Link al sitoPlasticità neurale e psicoterapia. Articolo di State of Mind che analizza come la plasticità neurale sia alla base dei cambiamenti osservati durante la psicoterapia, sottolineando la capacità del cervello di riorganizzarsi in risposta a nuove esperienze. State of Mind. Link al sitoNeuroplasticità: il cervello si adatta e crea. Articolo di Metodo MIE che discute come il cervello continui ad adattarsi ai cambiamenti e agli stimoli esterni, enfatizzando la sua capacità di riorganizzarsi sia strutturalmente che funzionalmente. Metodo MIE. Link al sitoKosslyn, S. M., et al. (2001). “Neural systems for imagery and visual perception: An fMRI study.” NeuroImage, 13(5), 1-13.Jeannerod, M. (1994). “The representing brain: Neural correlates of motor intention and imagery.” Behavioral and Brain Sciences, 17(2), 187-245.Decety, J., & Ingvar, D. H. (1990). “Brain regions associated with mental simulation of motor actions.” Cognitive Brain Research, 1(2), 87-93.Schneider, W., et al. (2008). “The limbic system and the prefrontal cortex in the regulation of emotional responses.” Neuroscience & Biobehavioral Reviews, 32(2), 129-142.Salimpoor, V. N., et al. (2011). “The rewarding aspects of music listening: Brain activity and neurotransmitter release.” Psychology of Music, 39(3), 341-359.Dunlop, B. W., & Nemeroff, C. B. (2007). “The role of serotonin in the pathophysiology of depression and anxiety disorders.” Journal of Clinical Psychiatry, 68(6), 1-10.Bandura, A. (1997). Self-efficacy: The exercise of control. W.H. Freeman and Company.Bandura, A. (2000). Exercise of human agency through collective efficacy. Current Directions in Psychological Science, 9(3), 75-78.Bandura, A. (2001). Social cognitive theory: An agentic perspective. Annual Review of Psychology, 52, 1-26.Trascrizione
Si sente spesso parlare di successo e anche io, nelle pagine del mio sito e parlando con le persone, utilizzo talvolta questa parola. Ho pensato quindi che fosse importante fare una riflessione su cosa sia effettivamente il successo, cercando di definirlo.
Se, da un lato, tutti vogliamo avere successo nella nostra vita, dall’altro possiamo provare–e io stessa talvolta ho provato–un certo fastidio riguardo a questo termine a causa delle immagini assolutamente fasulle che televisione, riviste, pubblicità associano ad esso. Pensate alle foto patinate di donne con bellezze innaturali che “sono di successo” perché indossano l’abito giusto o portano quel particolare profumo, o alle foto di uomini d’azienda che hanno “conquistato” con aggressività titoli, potere, ricchezza, mercato.
Bene, stabiliamo, prima di tutto, che il successo NON È il raggiungimento di un obiettivo stereotipato e definito da altri, siano essi chi progetta le campagne pubblicitarie, i nostri genitori o i nostri amici che ci consigliano su quello che è meglio per noi o qualcosa che abbiamo letto su internet.
Quando si chiede alle donne “Cosa dovresti avere o fare o essere per sentirti una persona di successo?”, le risposte sono di questo genere:
sentirmi bene, sentirmi amataavere una relazione di coppia appaganteavere dei bambinidivertirmi e godermi tutti i giorni della mia vitaalzarmi tutti i giorni entusiasta per quello che farò nella giornataavere tanti soldiavere tanto tempo liberoessere sana, in forma e piena di energiafare un lavoro che mi dia soddisfazione e mi appaghiviaggiaredecidere io stessa del mio futuroSono tutte risposte molto diverse tra loro. Chi ha ragione allora? Tutte naturalmente, ma ognuna per sé.
Ma c’è una verità fondamentale che spesso dimentichiamo nel nostro cammino verso il successo: non possiamo aspettare di essere felici solo quando raggiungiamo l’obiettivo. Se non impariamo a goderci il viaggio, a sentirci soddisfatte e realizzate lungo il percorso, il traguardo finale perderà di significato. La felicità non dovrebbe essere legata solo al raggiungimento di un obiettivo, ma alla qualità del nostro cammino, alla crescita che sperimentiamo ogni giorno, alla consapevolezza di chi siamo mentre ci avviciniamo alla meta.
Spesso siamo così concentrati su ciò che verrà, su ciò che dobbiamo ancora fare, che dimentichiamo di vivere il presente. La vera magia sta nel qui e ora, nel momento che stiamo vivendo, e questo è ciò che davvero arricchisce il nostro cammino. La felicità non è solo un punto lontano da raggiungere, ma qualcosa che possiamo sperimentare ogni giorno, se solo impariamo a fermarci e ad apprezzare ciò che ci circonda.
Praticare la consapevolezza, essere nel presente, significa accettare ogni singolo passo del nostro percorso, senza rimpianti per il passato o ansie per il futuro. È proprio in questo stato di consapevolezza che il viaggio diventa più ricco e significativo. Ogni piccola vittoria, ogni difficoltà, ogni insegnamento, ogni emozione vissuta diventa una parte fondamentale della nostra crescita. La mindfulness ci aiuta a fermarci, a respirare, a osservare senza giudizio ciò che sta accadendo dentro e intorno a noi, permettendoci di vivere ogni momento con pienezza.
Il vero successo non è solo la meta, ma come ci sentiamo mentre ci stiamo avvicinando ad essa. È nella bellezza del cammino, nei piccoli passi che facciamo ogni giorno, nelle lezioni che impariamo, nei momenti di gioia e di crescita. E se riusciamo a essere presenti in ogni passo, a vivere con consapevolezza, il nostro viaggio diventa non solo più piacevole, ma anche più potente.
Essere felici nel viaggio significa accettare che il successo non è una destinazione fissa, ma un processo continuo, un’evoluzione che va vissuta pienamente, momento per momento, passo dopo passo. E solo così, quando arriveremo al nostro obiettivo, avremo la sensazione di aver veramente vissuto ogni momento, di aver apprezzato ogni fase del nostro percorso, e di essere pronte per il prossimo capitolo della nostra vita.
IL SUCCESSO NON È UNA DESTINAZIONE MA UN VIAGGIO.
Uno strumento molto utile e anche molto semplice da usare per questo cammino del successo, o che possiamo chiamare di consapevolezza chiarezza e benessere verso il nostro scopo, sono le immagini.
La relazione tra immagini, inconscio e comportamento ha una base scientifica che coinvolge diverse aree della psicologia, delle neuroscienze e della neurobiologia
E ormai sappiamo che Le immagini sono un potente strumento per agire sulla nostra mente, soprattutto sulla parte inconscia che lavora molto per immagini e quindi le immagini hanno il potere di influenzare profondamente le nostre emozioni, credenze e comportamenti.
Quando visualizziamo qualcosa, il nostro cervello non fa distinzione tra ciò che è reale e ciò che è immaginato, attivando le stesse aree cerebrali come se stessimo vivendo quella situazione. Le immagini possono quindi agire come catalizzatori di cambiamento, aiutandoci a superare blocchi, a rafforzare la nostra motivazione e a creare nuove connessioni neurali che supportano i nostri obiettivi e desideri.
In questo modo, le immagini non solo stimolano il nostro inconscio, ma ci guidano verso la realizzazione di ciò che vogliamo, anche prima che lo raggiungiamo fisicamente.
Come possiamo sfruttare il potere delle immagini concretamente?
Ad esempio con la vision board
Una vision board è una bacheca o un collage di immagini, parole e frasi che rappresentano i tuoi sogni, obiettivi e desideri.
Ecco perché una vision board può essere uno strumento così potente nel nostro viaggio verso il successo. Anche se la vision board rappresenta in un certo senso la destinazione finale (anche se devo dire che io preferisco strutturarla in un modo più identitario ed emotivo, piuttosto che focalizzata su aspetti materiali) , il suo vero potere risiede nel modo in cui ci aiuta a vivere il presente. Quando creiamo una vision board, stiamo non solo visualizzando ciò che desideriamo, ma anche prendendo coscienza di ciò che ci motiva, di ciò che ci fa sentire realizzate. È un promemoria costante di dove vogliamo arrivare, ma anche di come vogliamo sentirci lungo il percorso.
La vision board ci invita a concentrarci su ciò che è davvero importante per noi, a non aspettare di essere felici solo quando raggiungeremo l’obiettivo, ma a trovare gioia e soddisfazione già mentre ci avviciniamo alla meta. Ogni volta che guardiamo la nostra vision board, possiamo ricordarci di essere presenti, di godere dei piccoli passi che facciamo ogni giorno, di celebrare ogni progresso, anche il più piccolo. In questo modo, la vision board diventa non solo una rappresentazione della destinazione, ma anche uno strumento che ci aiuta a vivere il viaggio con consapevolezza, gratitudine e motivazione.
Io faccio da tanti anni la vision board, di solito a gennaio, oppure a settembre. Quest’anno a fine gennaio terrò anche un seminario insieme a Elisa Berghi, operatrice olistica specializzata in tecniche sciamaniche, dove faremo prima la ricapitolazione tolteca, che è una tecnica per lasciare andare ciò che non ci serve più del passato e recuperare le energie che le cose rimaste aperte portano via e poi la vision board per vivere il nuovo anno con piò chiarezza, motivazione ed energia.
Ad ogni modo non mi dilungo, se ti interessa, vuoi saperne di più, vai sul mio sito laraghiotto.com o sui canali social e troverai tutte le informazioni.
Ora invece voglio introdurre alcuni dei concetti scientifici che ho trovato molto interessanti perché spiegano come e perché l’inconscio lavori per immagini e come questo influenzi il nostro cervello e le nostre azioni.
1. Neuroplasticità
La neuroplasticità è la capacità del cervello di adattarsi e cambiare, creando nuove connessioni in base alle esperienze, ai comportamenti e agli stimoli che riceve. In pratica, il cervello è come un muscolo: più lo alleni con nuove idee e immagini, più diventa flessibile e pronto a imparare.
Le immagini, soprattutto quelle che ci emozionano, possono avere un grande impatto su questo processo. Se ti concentri spesso su un obiettivo o visualizzi una situazione che desideri, il tuo cervello inizia a creare connessioni che rafforzano quei pensieri e comportamenti. È come se stessi “allenando” la tua mente a lavorare per raggiungere quello che vuoi.
E sai una cosa interessante? Studi scientifici hanno dimostrato che immaginare un’azione o un obiettivo attiva le stesse aree del cervello che si attivano quando lo fai davvero. Questo significa che avere davanti agli occhi quello che desideriamo, che vogliamo fare o raggiungere può aiutarti a migliorare le tue prestazioni e a sentirti più pronto a raggiungere i tuoi traguardi e quindi ad agire, cosa naturalmente fondamentale per raggiungere qualsiasi obiettivo
Sistema Nervoso e Immagini MentaliIl nostro cervello non fa molta differenza tra una cosa che viviamo davvero e qualcosa che immaginiamo. Quando pensiamo a qualcosa, le stesse aree del cervello che si attiverebbero se lo stessimo facendo per davvero, vengono stimolate. Per esempio, se immaginiamo di correre una maratona, il cervello reagisce come se stessimo davvero correndo, attivando le stesse zone. Questo è stato confermato da diversi studi nel campo delle neuroscienze, che ci dicono che il cervello tratta le immagini mentali come esperienze vere e proprie, influenzando così le nostre azioni e il nostro comportamento.
Attivazione delle Aree Cerebrali e NeurotrasmettitoriLe immagini che ci suscitano emozioni forti possono attivare diverse aree del cervello. Per esempio, il sistema limbico, che si occupa delle emozioni, è una delle zone che si attivano quando vediamo qualcosa che ci tocca. A volte, anche la corteccia prefrontale, che è quella parte del cervello che ci aiuta a regolare le emozioni e a pianificare, può essere coinvolta. Quando visualizziamo immagini che ci ispirano o ci motivano, il cervello può rilasciare dopamina, un neurotrasmettitore che ci fa sentire bene e ci spinge a fare di più. Questo meccanismo può migliorare il nostro umore e creare un ciclo positivo che ci aiuta a comportarci in modo più produttivo.
4. Teoria dell’Autoefficacia
La teoria dell’autoefficacia, proposta dallo psicologo Albert Bandura, ci dice che credere nelle nostre capacità di raggiungere un obiettivo influisce direttamente sul nostro successo. Immaginare mentalmente il successo e il raggiungimento dei nostri obiettivi può aumentare la nostra fiducia in noi stessi. Bandura ha dimostrato che chi visualizza mentalmente il successo tende ad essere più motivato e più resiliente di fronte alle difficoltà, perché la convinzione di poter riuscire è rafforzata da queste immagini.
5. La Psicologia del Cambiamento
Quando si tratta di cambiare abitudini o comportamenti, la psicologia ci insegna che il nostro cervello può davvero essere “allenato”. Questo accade grazie alla formazione di nuove connessioni neuronali, che si creano ripetendo certe esperienze, come visualizzare immagini positive legate ai nostri obiettivi. In pratica, usare immagini che rappresentano ciò che desideriamo funziona un po’ come un motore che ci spinge verso il cambiamento.
La visualizzazione positiva non è solo una tecnica motivazionale: viene usata anche in terapia per affrontare problemi come ansia e depressione. Aiuta le persone a vedere la vita in modo più ottimista e a sentirsi più pronte ad affrontare le sfide. È un modo semplice ma potente per rendere il cervello più aperto e incline a sviluppare nuovi comportamenti che ci avvicinano ai nostri obiettivi.
Conclusione
Per concludere e fare una breve sintesi possiamo dire che l’idea che il nostro inconscio lavori attraverso le immagini non è solo affascinante, ma trova solide conferme nella scienza. Il nostro cervello è progettato per rispondere in modo naturale e potente agli stimoli visivi: studi sulla neuroplasticità dimostrano come nuove connessioni neurali si formino grazie a esperienze ripetute, incluse quelle immaginate. Il condizionamento e la memoria visiva ci aiutano a rafforzare abitudini e comportamenti, mentre l’attivazione di aree cerebrali legate alle emozioni, come il sistema limbico, sottolinea l’impatto emotivo delle immagini sul nostro stato d’animo e sulla motivazione.
In pratica, utilizzare immagini per rappresentare i nostri obiettivi o per ispirarci non è solo una pratica intuitiva o creativa: è un vero e proprio strumento scientificamente validato per influenzare positivamente il nostro modo di pensare, sentire e agire. Che si tratti di visualizzare un obiettivo, creare una vision board o semplicemente concentrarsi su immagini che evocano emozioni positive, stiamo letteralmente allenando il nostro cervello a lavorare verso il cambiamento e la crescita.
Le immagini, quindi, non sono solo uno strumento per sognare, ma anche un mezzo potente per trasformare quei sogni in realtà, attivando la mente e il cuore in un viaggio di cambiamento e realizzazione personale.
Siamo arrivate alla fine di questo episodio, non cito le fonti di quanto ho detto qui nel podcast perché sono molti studi e ricerche e diventerebbe noioso, ma le puoi trovare nel mio blog, sul mio sito laraghiotto.com vai su blog e cerchi l’articolo: Il potere delle immagini per il successo.
Ti saluto e ti do appuntamento al prossimo episodio in cui parleremo di Marketing per timide, ovvero come comunicare quando non ne abbiamo voglia. A presto!