A cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro, la sua figura aleggia ancora nella società contemporanea e continua a parlarci con una forza rara, capace di attraversare epoche e generazioni. Poeta, sindaco, sociologo, intellettuale organico nel senso gramsciano del termine, Scotellaro rappresenta un unicum nella cultura italiana del dopoguerra: nato dal popolo, rimasto nel popolo, ne ha raccontato le speranze, le ferite e le lotte con una lucidità e un’empatia che ancora oggi commuovono e interrogano. Ne parliamo con Goffredo Fofi, tra i più autorevoli intellettuali italiani, che con Scotellaro condivide la tensione etica e la passione per gli ultimi. In questi giorni è in libreria il suo libro "Quante storie", un appassionante sguardo su un'altra storia d'Italia, focalizzata sull'intervento sociale e sulla lotta per l'emancipazione dei ceti più deboli.