Trenta anni, tra scritture, riscritture, revisioni, censure. Il Maestro e Margherita è il romanzo dei romanzi. Quello a cui forse sono più affezionata. Riporto qui le parole scritte da Eugenio Montale.
Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi – quello della Passione – non poteva essere concepito e svolto che da un cervello poeticamente allucinato. E’ qui che il poco noto Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol’ e di Dostoesvkij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.
Le parole contano è anche questo: l'emozione della scrittura che vive grazie alla voce.