"E vivo della poesia come le vene vivono del sangue" scriveva ANTONIA POZZI in una lettera. Donna complessa, carnale ed evanescente, fragilissima e forte, la poetessa che scalava le montagne più alte del massiccio della Grigna è la protagonista delle CORRISPONDENZE con il suo epistolario che trabocca d'emozione, d'intensità e d'amore, sullo sfondo cupo dell'Italia degli anni trenta, tra leggi razziali e oppressione culturale.