Le ultime righe dei "Malavoglia" palpitano della commozione profondamente avvertita ma virilmente trattenuta di 'Ntoni, il quale si ripresenta improvvisamente nella casa del Nespolo, ricomprata da Alessi dopo le tragedie familiari che hanno sconvolto e disperso la dinastia dei Toscano. Come un cieco, il fantasma di quel giovane che ha perduto l'anima nella scoperta del mondo, tocca in silenzio ogni cosa, constata la consistenza degli oggetti, colma con le sue memorie felici le lacune di uno spazio che era stato carico di affetti e unito, sembra quasi respirare profondamente per l'ultima volta prima di iniziare un'apnea che intende autoinfliggersi come punizione per aver mancato l'appuntamento con la sua vita, un esilio volontario dal luogo del calore e dei sentimenti autentici.