nella Commedia la teoria linguistica di Dante si è modificata rispetto alle tesi del De vulgari eloquentia. Quel trattato delinea un storia delle lingua umane ed una teoria degli stili che segue i dettami della retorica antica. Le lingua umane hanno perduto per castigo divino il principio ordinatore che le rende universali. Il latino non è una lingua storica, soggetta alle variazioni dell'uso, ma una lingua artificiale inventata dai dotti per superare la confusione, sicché il latino è una lingua perfetta. Nella Commedia sembra invece farsi strada una correzione di questa teoria linguistica e stilistica.