Liste d’attesa talmente lunghe da costringere i cittadini ad andare nel privato o a rinunciare alle cure. Secondo un recente report dell’Istat sarebbero più di 4 milioni gli italiani costretti a rimandare o addirittura rinunciare a esami diagnostici a causa delle liste d’attesa lunghissime. Nel pubblico, perché appena si parla di espletare la stessa prestazione nel privato, allora improvvisamente c’è posto e anche in tempi brevi. Una situazione che, come altre nel corso degli ultimi quattro anni, sta spingendo sempre più persone ad agire “dal basso” per vedere riconosciuti i propri diritti. Ne parliamo con Raffaele Varvara, difensore clinico del Comitato Di Sana e Robusta Costituzione e con l’avvocato Mauro Di Fresco.