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Göd, 20.000 abitanti a 15Km da budapest era una della città dove all'ultima tornata aveva vinto la supercoalizione dell'opposizione democratica a Orban e dove crescevano i malumori per la fabbrica da 3500 addetti di batterie elettriche, come quella contro cui lottano da mesi i cittadini di Debrecen, uno dei simboli della protesta contro il sistema Orban.
Eppure alle elezioni comunali del 15 maggio la coalizione si è liquefatta ed ha vinto il candidato orbaniano, il tre volte medaglia d'oro olimpica Zoltan Kammerer.
Orban si riprende i comuni e assicura la sua politica economica internazionale. Il prossimo passo sono le elezioni 2024 per il comune di Budapest..
la Guerra scoppiata il 24 febbraio ha accompagnato tutta la campagna elettorale ungherese fino al voto di domenica, 3 aprile.
Orban rischiava molto, in equilibrio tra fedeltà ai trattati UE e NATO e i rapporti "strategici" con Mosca, ma è stato ancora una volta abilissimo nello sfruttare la situazione accusando l'opposizione di essere guerrafondaia e di voler portare il paese in una guerra non sua, mentre Orban, in nome della PACE, ha detto un secco no all'invio di armi in Ucraina e alle sanzioni a gas e petrolio russo.
Per l'opposizione la scelta ora è semplicemente Putin o Europa.
Orban invece sogna nel medio termina un'Ungheria quasi neutrale, paese ponte di scambi culturali e commerciali tra mondo occidentale e mondo russo.
Dipenderà anche da chi vince domenica...
Si vota tra una settimana in Ungheria. I sondaggi vedono un lieve vantaggio per Fidesz, il partito di Orbàn: Ad esempio l'istituto di sondaggi Zavecz vede Fidesz al 41% - e le opposizioni al 39%. Sembra, dunque, un testa a testa. Stesso distacco per Republikon: 49-46, mentre distanza maggiore indicano Nezopont: 49-41 e IDEA: 50-43.
Ma questi numeri dovrebbero tradursi in una comoda vittoria per Fidesz vista la legge elettorale, il ridisegno dei colleggi, il voto postale assicurato agli stranieri di oltre frontiera delle minoranze, mentre è quasi impossibile per gli stranieri all'estero.
siamo comunque davanrti all'ultima settimana, quella decisiva, tutto può ancora succedere. conterà la mobilitazione dell'elettorato in questi giorni.
l'odissea di sei studenti libanesi di Kiev in fuga dalla guerra tra confini chiusi e polizia violenta
la loro storia sul mio blog qui: https://wp.me/p3XJw4-1VJ
La campagna elettorale inizia ufficialmente il 12 febbraio, ma nel frattempo Márki-Zay Pèter, MZP, il leader dell'opposizione, ha sfidato Orbán a un duello TV prima delle elezioni, sapendo di metterlo in difficoltà, dato che Orbán l'ultima che si è presentato a una sfida televisiva all'americana è stata 16 anni fa. E perse.
Orban finora non ha replicato.
Orban ha già indicato chi sarà il nuovo Presidente della Repubblica ungherese, che verrà eletto il 10 marzo: sarà una donna, e pure giovane, Novak Katalin, 43 anni, ex ministra senza portafoglio per la Famiglia. Un coniglio dal cilindro che raggiunge più obiettivi in un colpo solo: mette una fedelissima ad un posto fondamentale riparandosi da sorprese alle elezioni di aprile, rinnova il partito, apre al voto femminile e giovane, pone il tema della Famiglia tradizionale. La sua elezione è sicura, all'interno di Fidesz la disciplina di partito è indiscussa...
Secondo indiscrezioni prontamente confermate l'UE si appresta a non approvare il Piano Nazionale di Ripresa ungherese e quindi a negare a Budapest 7.2 bilion di euro di Recovery Funds. Motivo i mancati progressi in fatto di lotta alla corruzione. Ma questo significherebbe smuovere una delle colonne del sistema economico e identitario di Orban..
le voci del parlamento che continua a riunirsi, il caso serbo, i precedenti storici, il PPE (la Merkel) deciderà a fine epidemia
annunciata la seconda fase del piano economico anticoornavirus di Orban, un piano "alla tedesca" e le politiche sociali dei comuni di sinistra. fronte sanitario Budapest focolaio?
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