Esistono due tipi di persone: quelle che scelgono di assumersi le responsabilità delle loro azioni, delle loro scelte, anche quando fanno paura. Anche a costo di fare e farsi male. Quelle che non si nascondono dietro alle cose non dette e che con coraggio si appropriano della verità. 

E poi ci sono quelle che non ce la fanno. Che per tutta una serie di motivi preferiscono intraprendere la via più facile, quella di fuga. Così, semplicemente, spariscono.

L’etimologia della parola tradire, che viene dal latino, significa mettere in mano. Consegnare al nemico.

E dunque, si può perdonare chi compie un atto così meschino ai nostri danni?

Riuscirò mai a provare le stesse cose che ho provato per lui? E quello che sto vivendo adesso è davvero amore o mi sto solo accontentando?

Non sempre siamo in grado di capire che una persona ci sta cambiando la vita, nel bene e nel male. A volte quella sensazione è istantanea, proprio come la chimica, il colpo di fulmine e l’attrazione fatale. Altre volte questa consapevolezza si matura solo col tempo, ma solo se sappiamo concederglielo.

"Più il tempo passa più capisco che non è vero che siamo tutti la metà di una mela, perché io sono sola".

In questo episodio provo a rispondere a una domanda che ho ricevuto, la stessa che tormenta da sempre i cuori solitari: esiste davvero l'altra metà della mela? E perché alcune persone sembrano non trovarla mai?

Perché, nonostante ci frequentiamo da 6 mesi, lui non vuole fidanzarsi? E perché dice di star bene con me, ma afferma di non essere pronto a fare sul serio? E perché, anche se stiamo benissimo insieme, ogni tanto sparisce? Ha paura? Non sa come gestire i suoi sentimenti? Vuole evitare l’ennesima delusione sentimentale?

Niente di tutto questo. La verità, unica e sola, è che non gli piaci abbastanza.

Viviamo in un’epoca fortemente individualista. C’è chi condanna questo atteggiamento e chi invece crede che questo cambiamento sia doveroso.

Ci sono le lotte vinte, le battaglie ancora in corso. C’è la libertà, guadagnata, rivendicata e protetta, la voglia di riscatto e anche quella di successo. C’è la carriera e il desideri di autonomia, totale e completo. E l’amore, in tutto questo, che ruolo ha?

Esiste davvero l’amore eterno? L’anima gemella? Esiste da qualche parte una metà della mela? E soprattutto: quante volte ci è concesso innamorarci nella vita? 

Per anni ho sottovalutato l’importanza della felicità, credo sia proprio per questo che adesso ne sono quasi ossessionata. Perché l’ho fatto? Perché ero fermamente convinta del fatto di non meritare di essere felice. Avevo l’amore, nella mia vita. Quello forte, intenso e viscerale. Quello che tiene in tensione tutti i muscoli del corpo a ogni ora del giorno e della notte. 

Avevo l’amore, e mi sentivo fortunata. Soprattutto quando mi guardavo intorno. Quando vedevo intorno a me persone che sprecavano il loro tempo e che versavano fiumi di lacrime per chi non lo meritava.

Avevo l’amore e mi bastava. A cosa mai poteva servirmi quella maledetta felicità alla quale avevo rinunciato?

Ho sognato questo podcast per anni. Una posta del cuore in versione 2.0 che però non si limitasse solo ad affrontare i piccoli problemi di cuore, che poi piccoli non appaiono mai, anche quando lo sono. 

Immaginavo uno spazio in cui potessimo parlare di emozioni e di sentimenti, di consapevolezza, di azioni e di felicità. Tutte cose, queste, che passano inevitabilmente per quelli che sono i tre pilastri della nostra intera esistenza: l’amore, la vita e il tempo.

Proprio l’amore sarà protagonista assoluto di questa prima stagione di Love, Time, Life. Le vostre domande sull’amore, lo saranno.

Tutti quesiti che ricevo ogni giorno dalle mie lettrici, dalle amiche e da chi mi segue su Instagram, e che sembrano destinati a non avere una risposta troveranno qui uno spazio. Il mio, il vostro.