"Dottor Falcone, ci vediamo per colazione? E lui, come sempre, guardingo - la sua era un'intelligenza furba, aveva gli occhi che parlavano - disse sì ma a due condizioni: nessuna intervista e il ristorante lo scelgo io...Tra me, Ciccio e Felice c'erano sguardi minacciosi, affinché nessuno tirasse fuori un taccuino, facendo così venire meno la magia...Anni dopo quel pranzo ci fu una coda per me emotivamente forte: una sera tornai a casa tardi dal lavoro, mi misi sul divano a sfogliare una rivista e lessi una bella intervista a Piero Grasso...".