C’era una volta un cielo…ma non era azzurro. Era il cielo strano, liquido e inquieto di Black Hole Sun.

In questo episodio speciale, ti porto in un viaggio sonoro e interiore dentro una delle canzoni più enigmatiche e potenti degli anni ’90. Un sogno distorto. Una poesia amara. Un incantesimo grunge.

Con la voce intensa e malinconica di Chris Cornell come guida, attraversiamo giardini perfetti che nascondono crepe, sorrisi larghi che non convincono, e un sole nero che scioglie ogni maschera. Un sole che non illumina… ma rivela.

Un ascolto per chi ha voglia di andare oltre l’apparenza, per chi ha sentito, almeno una volta, il desiderio di cancellare tutto e ricominciare da un po’ di verità.

Perché anche quando tutto sembra crollare, una canzone può diventare rifugio, sguardo, salvezza.

Premi play.

E lascia che il sole nero ti parli.

Anche solo per un momento ☝️

Nel 1982, sulle passerelle di Firenze, la moda incontra la scienza: nasce il misterioso “colore spettro”, un tessuto capace di cambiare tonalità con la luce grazie a una tecnologia ottica pionieristica. Non era solo una collezione: era un’anticipazione del futuro, l’alba della wearable tech.

Scopri come, tra forbici, sogni e microfilm ottici, la moda italiana ha trasformato la luce in un accessorio. 🤍

Sapevi che la parola Ferragosto non nasce come semplice vacanza d’agosto, ma come celebrazione voluta dall’imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C.?

In questo episodio ti porto indietro nel tempo, tra tamburi romani, campi di grano e terme imperiali, per scoprire come nacque la Feriae Augusti: un rito che univa contadini, soldati e lavoratori in un unico grande momento di riposo e festa.

Dal mondo antico al presente, passando per le trasformazioni storiche fino al Ferragosto che conosciamo oggi, scoprirai che dietro a ogni “buon Ferragosto” c’è ancora l’eco della voce di Roma.

Un viaggio narrativo tra storia, cultura e parole che ancora oggi raccontano chi siamo.

Il 20 agosto 1964, a San Marco, in Puglia, accadde qualcosa di straordinario: dall’Italia partì un razzo-sonda diretto verso l’orbita terrestre.

Non fu un’impresa americana né sovietica, ma italiana, nata dalla visione di Luigi Broglio e resa possibile grazie alla collaborazione con la NASA.

Con il Progetto San Marco, l’Italia divenne il terzo Paese al mondo a possedere una base di lancio orbitale, dimostrando che anche una nazione piccola, con poche risorse, poteva guardare lo spazio con i propri occhi.

Un episodio che racconta un pezzo dimenticato della nostra storia: quando l’Italia osò sognare le stelle.

Il 19 agosto 1955 a Milano prende il via un progetto che avrebbe cambiato per sempre il volto della città e il modo di muoversi degli italiani: la costruzione della Metropolitana.

Non fu soltanto un’opera ingegneristica, ma un vero e proprio manifesto culturale. Milano voleva essere veloce, moderna, internazionale. E decise di guardare al futuro… scavando nel sottosuolo.

In questo episodio ti porto nel cuore di quell’impresa visionaria: dagli scavi iniziali alla nascita della Linea Rossa, dalle innovazioni tecniche alla cura estetica che rese la metropolitana milanese un modello anche all’estero.

Un viaggio che non è solo urbano, ma anche nel tempo, per riscoprire lo spirito ambizioso di un’Italia che sognava in grande.

Milano, 18 agosto 1933.Nel piccolo laboratorio di Alfonso Bialetti prende vita un oggetto che, senza saperlo, cambierà per sempre il modo di fare — e vivere — il caffè.

È la nascita della Moka Express: ottagonale, solida, familiare.All’inizio guardata con sospetto, poi adottata da un intero Paese.

Da quel giorno, il caffè non è più solo un piacere da bar: diventa un rito intimo, casalingo, quotidiano. La moka diventa colonna sonora dei risvegli, compagna negli esami, testimone di amori e solitudini. Un oggetto che fa rumore, ma soprattutto fa casa.

In questo episodio raccontiamo la storia di una piccola invenzione che ha saputo trasformarsi in sentimento. Perché il 18 agosto è il giorno in cui il caffè italiano ha imparato a profumare d’affetto.

Il 17 agosto 1954, in una villa sul lago di Como, accadde qualcosa di silenziosamente rivoluzionario.Un gruppo di visionari — Castiglioni, Munari, Sottsass — si ritrovò per dare forma a un pensiero nuovo: portare la bellezza fuori dai musei, dentro le case, le mani, la vita quotidiana.

Quel giorno, l’Italia iniziò a disegnare il futuro. Nacque una filosofia fatta di forme leggere, ironiche, essenziali. Una macchina da scrivere rossa diventò un manifesto. Una sedia sottilissima divenne leggenda. Una lampada da tavolo imparò a flettersi come un pensiero.

Il design italiano non era più solo estetica.

Era emozione funzionale.

Era arte da vivere.

In questo episodio ti racconto il giorno in cui l’arte smise di restare appesa.E iniziò a vivere accanto a noi.

Un episodio per chi si è fatto – o si farà – questa domanda.

C’è un verbo che pesa più di quanto sembri: adeguarsi.Molti lo fanno. Seguono un copione: lavoro, matrimonio, figli.Ma poi, a un certo punto, qualcosa si incrina.E nasce una domanda intima, tagliente:“Questa vita… è davvero la mia?”

In questo episodio riflessivo e poetico parliamo di solitudini visibili e invisibili, di genitorialità scelta o non scelta, di fragilità, di legami veri.E di una domanda che attraversa tutti, prima o poi:“Chi si prenderà cura di me?”

Una narrazione profonda che esplora il valore delle relazioni autentiche, lontane dai ruoli imposti.Per chi ha figli e si sente solo. Per chi non li ha, e si sente escluso.Per chi ha scelto un’altra strada.Per chi ha imparato che la cura… non si eredita. Si coltiva.

C’era un tempo in cui le parole valevano più delle armi. Un tempo in cui un uomo, con la sola forza del pensiero, riuscì a fermare una rivoluzione e a difendere un’intera Repubblica.Quel tempo era Roma. E quell’uomo era Marco Tullio Cicerone.

In questo episodio ti racconto la vita di uno dei più grandi oratori della storia: dal coraggio giovanile contro i potenti, fino all’ultimo gesto di ribellione contro Marco Antonio. Un viaggio tra filosofia, giustizia, retorica e libertà. Un racconto che parla anche a noi, oggi.

Perché ogni volta che usiamo le parole per difendere la verità…la voce di Cicerone torna a vivere.

In questo episodio apro il cuore e parlo di scuola, ma da un punto di vista speciale: quello degli studenti.

Quante volte ci dimentichiamo che dietro un brutto voto o un compito non fatto c’è semplicemente un ragazzo o una ragazza che ha bisogno di essere ascoltato, capito, visto?

Dopo una breve introduzione personale sull’importanza dell’empatia nella relazione educativa, vi leggo un bellissimo testo intitolato “L’insegnante ideale”. Un ritratto intenso, sincero, a volte sognante, che racconta cosa desiderano davvero molti studenti: non professori perfetti, ma professori umani.

Un episodio per chi insegna, per chi studia, e per chi crede ancora che la scuola possa cambiare la vita.