Carlo (29), omosessuale, da adolescente non si sentiva pronto per dichiararsi alla sua famiglia, finché capitò in una situazione nella quale si sentì praticamente forzato a rivelare di essere gay.
Cresciuto a Brusio, un piccolo comune nella Valposchiavo al sud dei Grigioni, Carlo dice di non avere avuto dei modelli gay: «A quei tempi non c'era nessuno con il quale io potessi parlare».
Per questo e perché Carlo dice di aver sempre avuto paura che la sua famiglia si vergognasse di lui, il suo coming-out fatto circa 13 anni fa non è stata una decisione interamente volontaria. In una lite con sua madre non sopportò più le sue continue domande e si sentì forzato a dirle la verità. Per lui non fu un sollievo, invece la reazione spontanea di sua mamma lo fece diventare ancora più insicuro, come dice in retrospettiva.
«Essere omosessuali in Valposchiavo è sempre stato visto come 'essere dei pervertiti', almeno per la mia esperienza». Questa è una delle ragioni per la quale Carlo, fino ad'oggi, non. torna a Brusio molto volentieri, anche se dice di avere ormai un ottimo rapporto con sua madre che continua a vivere nel paese.
Carlo invece oggi vive a Zurigo, è molto conosciuto per la sua cucina vegana, ha più di 160'000 followers su Instagram e solitamente non parla spesso della sua omosessualità in pubblico.
In questo episodio di «Il mio coming-out» Carlo ci spiega il perché e dice cosa si augura per paesi come Brusio, affinché la gioventù queer in campagna possa vivere un coming-out più facile rispetto a come l'ha vissuto lui.