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Nonostante l'invasione russa continui senza sosta così come i bombardamenti, il mondo ebraico ucraino ha trovato il coraggio per continuare a festeggiare Purim. In città cinte d'assedio come Odessa alcuni fedeli si sono trovati all'interno della sinagoga per la lettura della Meghillah. A Dnipro, sotto controllo russo, le persone si sono incontrate sia al tempio sia fuori per celebrare insieme la festa che ricorda come il popolo ebraico, grazie alla regina Ester, sia sopravvissuto al tentativo del perfido Amman di distruggerlo. "Dovremmo celebrare questo Purim con una vittoria incredibile: niente più guerra, niente più sofferenza", le parole di rav Shmuel Kaminetsky, rabbino capo Chabad di Dnipro.
Nonostante l'invasione russa continui senza sosta così come i bombardamenti, il mondo ebraico ucraino ha trovato il coraggio per continuare a festeggiare Purim. In città cinte d'assedio come Odessa alcuni fedeli si sono trovati all'interno della sinagoga per la lettura della Meghillah. A Dnipro, sotto controllo russo, le persone si sono incontrate sia al tempio sia fuori per celebrare insieme la festa che ricorda come il popolo ebraico, grazie alla regina Ester, sia sopravvissuto al tentativo del perfido Amman di distruggerlo. "Dovremmo celebrare questo Purim con una vittoria incredibile: niente più guerra, niente più sofferenza", le parole di rav Shmuel Kaminetsky, rabbino capo Chabad di Dnipro.