Plein air è un invito a entrare in uno stato epidermico, allucinatorio, magico. Marina Donatone, coreografa e ideatrice di questo spettacolo, ha preso ispirazione dallo spazio che si crea lavorando con bambini e bambine, dove tutto è nuovo e non comprende limiti. È una danza delle rovine, un continuo ricucire quelle materie sottili che vibrano dopo una separazione, in un racconto che oscilla tra aderenza e scollamento, eco e metamorfosi, alla ricerca di un contatto implicato che superi la spaziatura tra visione e tocco. Nella residenza presso il Centre National de la Danse di Pantin a giugno 2025, Marina, insieme a tre performer, ha concluso una ricerca che si muove tra l’immediatezza dell’esperienza tattile concreta e la persistenza del ricordo della sensazione, tra l’esattezza del ricevere e l’incoerenza del coagulare.