L'amicizia tra adolescenti in un racconto di formazione

La mia vita, specialmente dalla nascita sino al matrimonio, è stata molto poco stabile, ho abitato case e città diverse praticamente ogni anno. Quindi i miei libri sono stati sempre scompaginati: in giro per il mondo.

Dall'infanzia nel primo dopoguerra alla scuola più tardi, è nata la passione per la letteratura ebraica e, in particolare, per l'amato Abraham Yehoshua, con la suo umorismo necessario e vitale e la sua fiducia nel ruolo della letteratura come strumento di dialogo tra i popoli e le religioni.

Immagine: Yuma, CC BY-SA 3.0 , attraverso Wikimedia Commons

Il racconto di una esperienza di lettura vissuta in modo itinerante, a partire dal Portogallo in una famiglia poliglotta e frequentando una scuola tedesca e leggendo libri in tante lingue diverse.

Tonio Kröger appartiene ad un privilegiato mondo borghese, ma è un diverso nel senso che non riesce ad adattarsi alle regole e agli usi di una società che gli è estranea. Due momenti diversi di lettura del testo: nell’adolescenza e nel ‘68.

Il riordino della biblioteca familiare ha permesso l’aggiornamento del catalogo, ma ha anche dato l’occasione di rivisitare le letture fatte, rivivendo così in modo letterario le varie fasi della vita. In particolare, i libri dell’infanzia hanno fatto rivivere le fantasie e i sogni di quel tempo ormai lontano.

Si rimane legati a un libro perché viene letto proprio in un certo momento, nel momento in cui si elabora e si pensano cose che cerchi e ritrovi nelle sue pagine. Se guardo la mia libreria ripercorro la mia storia di lettrice e i libri che sono stati più cari nelle varie stagioni. Per imitare mio fratello ho letto I ragazzi della via Pal; Anna Karenina e Cigni selvaggi, mi hanno appassionato quando ero ragazza e poi Stalingrado, romanzo storico, genere che da adulta apprezzo molto.

Rimettere mano alla mia biblioteca mi ha fatto tornare indietro con la memoria e rivivere i bei momenti dell'infanzia, in Uruguay, quando mio padre leggeva in italiano a me e ai miei fratelli, tutti di madrelingua spagnola, gli stessi libri che poi i miei amici italiani mi hanno detto di aver letto anche loro da piccoli.

C’è una biblioteca al cuore di ogni casa e una in ogni quartiere di Roma, dove ritrovare il proprio cuore con libri “vecchi amici” e “nuove conoscenze”. Fra i preferiti, i testi letti nell'infanzia – con familiari, insegnanti e amici – compagni di avventure immaginarie e ricettacoli di saggezza, che restano indimenticabili.

Sistemare la propria biblioteca è soprattutto un modo per effettuare incontri. Incontri materiali nel ritrovare, nascosti tra le pagine dei libri e dimenticati, biglietti, pro-memoria, cartoline e vecchi segna-libro. Incontri sentimentali riprendendo in mano libri che ci sono stati regalati tanto tempo fa e che fanno, pertanto, riaffiorare volti scomparsi e libri che hanno segnato determinati momenti della nostra vita.