Il podcast di don Andres Bergamini

Omelia martedì III di Pasqua BVI condominio via Alberotti


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Oggi abbiamo vissuto qualcosa di speciale: celebrare la Messa in casa, in un clima davvero familiare. E proprio in questa atmosfera semplice e intima, mi è venuta l’idea che la prossima volta potremmo fare l’omelia insieme, come un vero scambio sulla Parola di Dio. È bello, tra famiglie, bambini, anziani, fermarsi e riflettere insieme. Per ora, però, condivido due pensieri che mi hanno colpito molto dalle letture di oggi.

Stefano: Una Testimonianza Forte e Serena

La prima riflessione nasce dalla figura di Stefano. Che testimonianza impressionante! Mi ha colpito il modo in cui affronta l’odio, la violenza, l’ostilità che lo circondano. Lui non si lascia ferire nell’animo, non si lascia trascinare nella rabbia o nella vendetta. Continua a parlare con la libertà dei profeti, richiamando tutti all’essenziale della nostra fede.

Nel momento più difficile, non si ribella, ma guarda il cielo. È qualcosa di profondamente commovente: proprio lì, nel mezzo dell’accusa e della sofferenza, Stefano vede il cielo aperto. Consegna il suo spirito al Signore, con fiducia: “Signore, accogli il mio spirito”. E piegando le ginocchia, grida con tutto sé stesso: “Signore, non imputare loro questo peccato”.

Mi fa pensare al nostro rapporto con la morte. Alcuni di noi, specie tra gli anziani, sentono che questo momento si avvicina. Eppure, che bello sarebbe vivere questo passaggio con quella stessa fiducia: “Accogli il mio spirito”. Una morte vissuta come un affidarsi, non come una fine. E ancora più bello è quel gesto di perdono: nonostante tutto, Stefano perdona. Forse è proprio questo il gesto più importante.

Il Perdono nelle Relazioni Quotidiane

Questa testimonianza mi interroga. Perché, diciamolo, anche nelle nostre case, nei nostri condomini, magari ci vogliamo bene, ma i piccoli contrasti non mancano. A volte basta una parola di troppo, una delusione, e si smette di parlarsi. Tra marito e moglie, genitori e figli... può diventare difficile volersi bene davvero.

E invece proprio lì dobbiamo vigilare. Perché il messaggio di Stefano è chiaro: l’amore e il perdono sono ciò che conta di più. Dobbiamo tornare all’essenziale, non lasciarci bloccare dalle piccole ferite, ma ritrovare ogni giorno la forza di volerci bene.

Il Pane della Vita: Gesù in Mezzo a Noi

Il secondo pensiero viene dal Vangelo. Si parla del pane, del nutrimento. Mosè aveva dato il pane dal cielo, ma Gesù ci ricorda che c’è un pane che dura per sempre: Lui stesso. Gesù è il pane della vita, quello che davvero nutre. E cosa ci porta Gesù? La Parola, certo, ma soprattutto l’amore. Un amore da accogliere, ascoltare, condividere.

Gesù è il nutrimento che ci sostiene anche nelle fatiche, nelle solitudini, nei nostri acciacchi. E noi ne abbiamo bisogno. Certo, anche un piatto di tortellini fa piacere – e sono sicuro che qui sapete farli benissimo! – ma c’è un pane ancora più prezioso: il pane dell’amore, che è Gesù.

Che bello, allora, essere qui insieme in salotto, come attorno a una tavola, per ricevere Gesù nella nostra vita. Perché davvero possiamo imparare a vivere questo amore tra di noi.

Una Preghiera per le Nostre Famiglie

Alla fine, davanti a questa Parola, mi sento di pregare così:
Signore, donaci una fede forte come quella di Stefano, una fede che non si arrende, che sa perdonare, che si affida completamente a Te. Donaci il pane di vita, il Tuo amore, che non ci manchi mai. Rendici capaci di creare famiglie e case – anche questo condominio – dove ci si ascolta, ci si aiuta, si cammina insieme, con pazienza, prendendosi per mano.

E ora, facciamo un momento di silenzio. Affidiamo al Signore le nostre famiglie, le nostre relazioni, le nostre case. Che siano segni viventi della fede e dell’amore che Dio ha seminato in mezzo a noi.
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Il podcast di don Andres BergaminiBy Andres Bergamini