Il podcast di don Andres Bergamini

Omelia mercoledì XVII sett TO ad Assisi


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Riflettendo sulle letture di oggi, mi colpisce l’immagine del volto di Mosè che cambia quando parla con Dio. È un volto che si illumina, che diventa raggiante, tanto che spaventa persino gli israeliti, al punto che Mosè deve coprirsi con un velo. Questa trasformazione è bellissima: è il frutto della sua conversazione intima con il Signore. È una scena che mi emoziona perché mostra quanto sia potente e trasformante il dialogo con Dio.

E la cosa ancora più bella è che oggi questa possibilità non è più riservata solo a Mosè, ma è data a tutti noi. Possiamo anche noi parlare con il Signore, ascoltarlo, metterci in relazione con Lui, specialmente attraverso la Parola, la preghiera, le liturgie. In questi giorni di cammino condiviso, ho potuto sperimentarlo: ascoltare la Parola in gruppo, pregare insieme, lasciarmi ispirare dalla natura, dalla figura di San Francesco, e anche dalle persone che camminano con me. Mi accorgo che a volte basta guardare un volto sereno e mi viene da pensare: "Ma guarda com’è contento, chissà che cosa ha incontrato..."

Il tesoro e la perla preziosa

Nel Vangelo, ritrovo lo stesso tema sotto forma di parabola. Gesù ci dice che il Regno dei Cieli è come un tesoro nascosto, qualcosa di grande, di meraviglioso. Quando qualcuno lo trova, lo nasconde, poi pieno di gioia vende tutto quello che ha e compra quel campo. Mi colpisce questa gioia, così forte da spingere qualcuno a vendere tutto. È una scelta radicale, quasi folle. Ma l’immagine si ripete: anche il mercante che cerca perle preziose, quando ne trova una di grande valore, vende tutto per averla.

Questo mi fa pensare che la vita cristiana non è un’etichetta, non è un’identità che riceviamo e basta. È una ricerca. È una sete. È un cammino. Il rapporto con il Signore è qualcosa di tanto prezioso che vale la pena lasciare ogni cosa pur di custodirlo. Non è automatico, va cercato e curato ogni giorno.

La Samaritana: una storia che ci riguarda

In questi giorni stiamo riflettendo sulla figura della Samaritana. Anche lei, una donna della Samaria, con un passato difficile — cinque mariti, una vita complicata — eppure è proprio a lei che Gesù si rivela: “Sono io, il Messia, che parlo con te.” Immagino la sua reazione simile a quella di Mosè: una gioia che le illumina il volto, un desiderio immediato di andare a raccontare tutto a chi conosce, ai suoi compaesani, ai familiari.

Prego anche io perché il Signore si faccia vicino alla mia vita, come ha fatto con lei. Perché mi faccia capire quanto è prezioso il suo Regno. E perché, come la Samaritana, come Mosè, possa anch’io vivere questa gioia e condividerla, donare la mia vita per Lui, con entusiasmo e gratitudine.
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Il podcast di don Andres BergaminiBy Andres Bergamini