Oreste Insogna
Un ufficiale che seppe servire la libertà rimanendo al proprio posto. La sua scelta di resistenza dentro le istituzioni parla alla responsabilità individuale nelle democrazie di oggi.
Maggiore comandante delle forze militari a Forio d’Ischia, Oreste Insogna rappresenta una forma di resistenza istituzionale. Dopo l’8 settembre 1943, non si sbandò ma rimase al suo posto, utilizzando la propria posizione per proteggere la popolazione e organizzare il sabotaggio. Fornì ai partigiani bombe a mano e armi leggere, nascoste in cesti di provviste, sostenendo attivamente l’insurrezione che liberò Napoli. 
La sua fu un’azione di coraggio civile nell’ombra, un atto di fedeltà non al potere, ma ai cittadini. La sua storia, priva di medaglie ufficiali ma viva nella memoria locale, dimostra che la Resistenza fu anche tessuta da gesti invisibili di chi, pur indossando l’uniforme, scelse di servire la libertà.
Il ricordo di Oreste Insogna è stato letto da Nancy Carcaterra della sezione ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei".
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Un'iniziativa realizzata grazie ai volontari e le volontarie delle sezioni ANPI di Napoli e provincia.
Hanno aderito compagne e compagni delle sezioni:
ANPI Napoli Centro “Antonio Amoretti”
ANPI Napoli Area Flegrea “Salvatore Serio”
ANPI Napoli Vasto “Lenuccia”
ANPI Napoli Collinare “Aedo Violante”
ANPI Napoli Vomero Arenella “Vincenzo Siniscalchi”
ANPI Napoli Est “Aurelio Ferrara”
ANPI Santa Anastasia “Caduti della Flobert”
ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei"
ANPI Torre del Greco