Nel 1963 Pasolini si recò in Israele per verificare la possibilità di girarvi il film Il Vangelo secondo Matteo.
Ne ricavò un reportage in versi nel quale si misura la sua delusione non solo per l’ostilità dei palestinesi, ma anche per l’assenza di mitezza del popolo ebraico e per la volontà – fra i più giovani – di rimuovere l’orrore della Shoah.