Guerra e malattia, nella storia della letteratura occidentale sono sempre state unite da uno scambio di metafore.
Durante la pandemia del 2020-2021 si è fatto largamente uso di un linguaggio bellicistico, provocando la demonizzazione da parte di molti accademici.
Eppure la conoscenza ha bisogno di creare parentele simboliche per entrare nel discorso pubblico.