Non è un documentario. Ma non è esattamente nemmeno fiction. Il film di Tizza Covi e Rainer Frimmel ci porta nel mondo del circo, anzi nella vita dei circensi. Inseguendo un ferro piegato nel secolo scorso dall'uomo più forte del mondo e la fortuna smarrita di un giovane domatore. [Bruno Kleinefeld]

Sono dieci anni che i fan aspettano il ritorno di Lila Cassen ma lei un giorno decide di gettarsi in mare. Sopravvivere non basta, la voce ci sarebbe ma la memoria l'ha abbandonata. Tra suspense e trip psicoanalitico Quién te cantará parte come un Hitchcock nerissimo. Poi arriva Violeta. [Luca Griffini]

La miniserie svedese The Playlist ci porta a scoprire la storia (vera) della nascita di Spotify, da startup visionaria a colosso della distribuzione online di brani musicali: un percorso che spiega una gigantesca trasformazione destinata a cambiare il mondo della musica. In meglio? Non per tutti.

Chris ha fatto vent’anni di prigione. Quando è uscito il fratello gli ha trovato uno spazio per ricominciare. Peccato che non sia mai andato a trovarlo una sola volta in vent’anni. Per fortuna c’è Carol. La sua BMX. E la provincia americana.

Se non spari, muori. Ma poi alla fine spari. E comunque sei colpevole lo stesso. Magari non davanti a un tribunale. Ma sei colpevole. Lebanon - premiato con il Leone d'oro - è uno scioccante film di guerra, girato da uno che in guerra ci è stato.

Catherine detta Birdy non ci sta a farsi inchiodare in un matrimonio organizzato per salvare le finanze del padre e risponde con un teppismo geniale in un feel good movie che diverte e genera qualche domanda.

La storia è una storia d'amore tra giovani - e nessuno vi biasimerà se la troverete banale. Ma l'animazione merita e giustifica da sé l'ingresso in questo mondo rosa, che accompagna (o è accompagnata da...) le musiche di Kid Cudi, rapper di successo.

Uno con una voce così bella sarebbe dovuto diventare una star ma le cose sono andate diversamente. E se il nome Hugo "Hurley" Reyes vi dice qualcosa, non dovreste perdere questo film.

Dal regista indipendente John Sayles, un piccolo gioiello irlandese fuori dal tempo che - come tutte le migliori fiabe - presenta significati stratificati e si presta a innumerevoli letture.

Quattro bad sisters più una mettono in atto i piani più bislacchi per eliminare uno dei personaggi più perfidamente riusciti della serialità moderna. Tutto molto British.