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«Basta bugie. Il mio popolo chiede la libertà, non altre dottrine. Non gridiamo più, “patria o morte”, ma “patria e vita”, e cominciamo a costruire quello che sognavamo, quello che ci hanno distrutto».
Questa che abbiamo citato è una parte del testo di una canzone rap eseguita da un gruppo di famosi musicisti cubani uscita lo scorso febbraio. Una canzone che è stata bandita dal Paese come i suoi stessi esecutori e uno di loro, Maykel Osorbo, è stato finanche arrestato per 40 giorni dopo l’uscita del pezzo.
Nonostante i tentativi di soppressione da parte del governo cubano, la canzone si è diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo diventando l’inno della lotta alla dittatura e iniziando ad accompagnare le manifestazioni di protesta che hanno coinvolto tutta Cuba dall’11 luglio 2021.
By Factanza5
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«Basta bugie. Il mio popolo chiede la libertà, non altre dottrine. Non gridiamo più, “patria o morte”, ma “patria e vita”, e cominciamo a costruire quello che sognavamo, quello che ci hanno distrutto».
Questa che abbiamo citato è una parte del testo di una canzone rap eseguita da un gruppo di famosi musicisti cubani uscita lo scorso febbraio. Una canzone che è stata bandita dal Paese come i suoi stessi esecutori e uno di loro, Maykel Osorbo, è stato finanche arrestato per 40 giorni dopo l’uscita del pezzo.
Nonostante i tentativi di soppressione da parte del governo cubano, la canzone si è diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo diventando l’inno della lotta alla dittatura e iniziando ad accompagnare le manifestazioni di protesta che hanno coinvolto tutta Cuba dall’11 luglio 2021.