Attraverso il passaggio odierno delle Scritture, io spero di condividere le benedizioni di Dio con tutti voi. Il passaggio suddetto descrive la guarigione di un paralitico da parte di Gesù. Quando gli uomini portarono un paralitico a Gesù, Egli gli disse: «Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». In quel tempo, sentendo le parole di Gesù, alcuni scribi pensarono tra sé: “Quest’uomo bestemmia! È proprio arrogante!” Sapendo quello che pensavano questi scribi, Gesù disse loro: “Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? Infatti, che cosa è più facile dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati” oppure: “Alzati e cammina?” Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati.” Non era possibile che Gesù non conoscesse i cuori degli scribi. Ecco perché disse loro: “Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori?”

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Nel passaggio scritturale odierno di Matteo 9, un paralitico fu guarito dalla sua paralisi da Gesù. Attraverso questo passaggio, vorrei condividere con voi le benedizioni di nostro Signore, riflettendo su questa malattia della paralisi e spiegando come il Signore ci ha salvati.
Ognuno in questo mondo è un paralitico spirituale davanti a Dio. Un paralitico è uno che, pur conservando le sue facoltà mentali, è handicappato fisicamente poiché le sue membra sono paralizzate. Questa paralisi lo rende incapace di muovere certe parti del corpo. Così quando uno diventa paralizzato, non può muovere le parti del corpo liberamente secondo il desiderio della sua mente.

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Come dobbiamo vivere le nostre vite di fede? Dobbiamo farlo riponendo la nostra fede nei nostri pensieri? O dovremmo riporre la nostra fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito? Queste sono le domande a cui vorrei rivolgermi nell’insegnamento odierno.
Quello di cu dobbiamo renderci conto qui è che quelli che sono fedeli solo nei loro pensieri non sono altro che praticanti religiosi. Così quando Gesù era su questa terra, i Farisei, essendo così religionisti, attaccarono anche Lui e i Suoi discepoli su questioni ritualistiche. Anche i discepoli di Giovanni Battista fecero domande a Gesù nel dubbio: “Perché noi digiuniamo spesso, ma i Tuoi discepoli non digiunano?”
Purtroppo, i cristiani rimangono ancora per la maggior parte praticanti religiosi di questo tipo. Al contrario, quello che Gesù vuole davvero che perseguiamo è assolutamente diverso da ciò. Come manifestato nella prima parte del passaggio scritturale odierno, Gesù è il vero Dio che può darci la remissione dei peccati. Perciò, Egli poté dire al paralitico: «Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!».

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Quali tra i giusti possono diventare operai di Dio? Prima di tutto, sono quelli che credono fermamente nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, la Parola di nostro Signore, e le cui anime sono rinate mediante questo vangelo, che possono diventare operai del vangelo di Dio. Quelli che possono diffondere il vangelo dell’acqua e dello Spirito agli altri sono i giusti che sono rinati credendo prima nel Signore e nel vero vangelo. Essi soltanto possono predicare il vangelo dell’acqua e dello Spirito.
Noi possiamo avere conferma di questa verità in Atti 1:8, che afferma: “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra”.

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Che dire allora del potere dei discepoli? La stessa logica si applica anche al loro caso — cioè, dovevano esserci segni miracolosi e prodigi visti dagli occhi degli uomini durante il periodo della Chiesa Primitiva perché senza tali segni e prodigi, gli uomini di quel tempo difficilmente avrebbero riconosciuto Gesù come Figlio di Dio.
Allora potreste chiedervi: Poiché gli Apostoli avevano il potere di guarire i malati, i Cristiani odierni non dovrebbero anch’essi avere questo potere di guarire le malattie della carne? Quello di cui dobbiamo renderci conto qui è che il potere di Dio fu manifestato in maniera diversa nel periodo della Chiesa Primitiva da come si manifesta oggi. Esso fu dato, in alter parole, in una forma diversa ai discepoli di Gesù da come ci è dato ora. Come accennato, i miracoli furono eseguiti durante il periodo della Chiesa Primitiva come segno per gli uomini perché vedessero il potere del vangelo e credessero in esso.

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Gesù chiamò i Suoi dodici discepoli, e decise di diffondere il vangelo dell’acqua e dello Spirito in tutto il mondo attraverso questi discepoli. Ma uno di questi discepoli, Giuda, finì col tradire il suo Maestro, perché non credette che Gesù fosse il Figlio di Dio e il Messia che era venuto su questa terra come il Salvatore dell’umanità. Giuda vendette Gesù per denaro. Ma poi, egli si pentì quando riconobbe che aveva realmente tradito il Figlio di Dio. Noi dobbiamo ricordare qui che quando seguiamo Gesù, se tradiamo il vangelo dell’acqua e dello Spirito che il Signore ci ha dato, anche noi finiremo come Giuda. Purtroppo, ci sono fin troppi cristiani come Giuda su questa terra.

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Prima di incontrare Gesù Cristo, tutti avevano il peccato nel loro cuore ed erano spiritualmente ciechi davanti a Dio. Neanche noi avevamo conosciuto l’autenticità del vangelo dell’acqua e dello Spirito, né compreso chi era davvero Gesù, ed eravamo tutti inconsapevoli dei nostri peccati e delle nostre fatali conseguenze causate da questi peccati. E non avevamo interesse alla vera Parola evangelica dell’acqua e dello Spirito, la Verità di salvezza che Gesù ci ha dato.
Tuttavia, molti hanno ora sentito la potente Parola evangelica dell’acqua e dello Spirito, e riponendo la loro fede in questa Parola evangelica, i loro occhi spirituali si sono aperti ed essi hanno scoperto la Verità che consente loro di essere salvati da tutti i loro peccati. Quelli che conoscono e credono in questo vero vangelo hanno ora scoperto la Verità della remissione dei peccati che non avevano conosciuto prima: I loro occhi di fede sono stati aperti, ed essi sono giunti a compiere l’opera di Dio. Come con i nostri occhi della carne vediamo ogni cosa in questo mondo, noi ora possiamo vedere il mondo spirituale in maniera brillante dopo che i nostri occhi spirituali furono aperti dalla fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. È così che si raggiunge la comprensione che il ministero di Gesù è tutto per il ministero del vangelo dell’acqua e dello Spirito.

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I discepoli di Gesù erano affamati per strada, e così colsero spighe di grano e le mangiarono il sabato. Vedendo questo, i Farisei denunciarono Gesù e i Suoi discepoli. La loro accusa era che Gesù e i Suoi discepoli avevano trasgredito i loro regolamenti sul sabato. Ma il Signore disse loro: “Non avete letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e quelli che erano con lui? Come egli entrò nella casa di Dio e mangiò i pani della presentazione, che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solo ai sacerdoti?” E continua a rimproverare i loro pensieri difettosi, dicendo loro: “Ovvero, non avete letto nella legge che nel tempio i sacerdoti, nei giorni di sabato, trasgrediscono il sabato e tuttavia sono senza colpa?”
I Farisei dovettero ascoltare il rimprovero del Signore e modificare il loro tipo di fede secondo quello che Egli disse loro. Il Signore disse loro: “Ora, se voi sapeste che cosa significa: “Io voglio misericordia e non sacrificio” non avreste condannato gl’innocenti”. Quello che nostro Signore dice qui è che Egli desidera più che noi cerchiamo la misericordia di Dio e la giusta fede che avere zelo per i riti religiosi.

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Cos’è, allora, la “bestemmia e il parlare contro lo Spirito Santo”?
Lasciate che vi dia prima la risposta corretta. La bestemmia contro lo Spirito Santo è non a credere ma bestemmiare le opere di salvezza che Gesù ha adempiuto per noi — cioè, rifiutare di credere che Gesù venne su questa terra incarnato in un uomo, e che per salvare l’umanità dal peccato, fu battezzato da Giovanni Battista e versò il Suo sangue. Quelli che negano o rifiutano di credere in questa Verità stanno commettendo il peccato di bestemmiare lo Spirito Santo, e pertanto non saranno mai perdonati. Noi dobbiamo allora riconoscere come è terribile questo peccato di bestemmia contro lo Spirito. Quando nostro Signore era su questa terra, Egli adempì tutte le Sue opere del vangelo dell’acqua e dello Spirito; chi ha il cuore che non crede in quello che Egli ha fatto per noi e si mette contro di Lui sta commettendo il terribile peccato di bestemmiare contro lo Santo Spirito. Pertanto, quelli che rifiutano di credere nel vangelo dell’acqua e dello Spirito cadono per sempre in questo peccato di bestemmiare lo Santo Spirito.

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È anche scritto in Ebrei 10:26-29: “Infatti, se noi pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma soltanto una spaventosa attesa di giudizio e un ardore di fuoco che divorerà gli avversari. Chiunque trasgredisce la legge di Mosè muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni. Quale peggiore castigo pensate voi merita colui che ha calpestato il Figlio di Dio e ha considerato profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e ha oltraggiato lo Spirito della grazia?”
Tutti questi passaggi ci avvisano che se uno, anche se conosce il battesimo che Gesù Cristo ricevette da Giovanni e il Suo sangue sulla Croce, nega e respinge questo vangelo, si sta trasformando volontariamente in uno che bestemmia lo Spirito Santo. Quando la Bibbia parla della bestemmia contro lo Spirito Santo, esso è il peccato di rifiutare e di non credere che Gesù Cristo ha salvato ciascuno di noi attraverso il Suo battesimo e sangue. Pertanto, chiunque commette questa bestemmia non può più avere la remissione dei suoi peccati in nessun altro modo. Tali persone non credono che l’imposizione delle mani sul capo delle offerte sacrificali e il loro sangue nel Vecchio Testamento erano la stessa cosa del battesimo che Gesù Cristo ricevette da Giovanni Battista e il Suo sangue sulla Croce. Ecco perché essi non possono ricevere la remissione dei loro peccati.

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