periferie virtuali

Ha ancora senso parlare di smart cities? Ripartenza.

Come la rivoluzione industriale crea e sfigura le nostre città? Come cambia il rapporto tra noi, la città e le macchine che sempre più di frequente svolgono un ruolo protagonista nelle nostre vite? Ne parliamo a partire da Metropolis e dalle inquietudini che solleva | Grazie a Alberto Libera per avermi fatto conoscere Lang, il cinema e avermene spesso parlato.

L'evoluzione della città, dal medioevo a oggi, si trasforma con l'invenzione della stampa.

Citazioni dal prof. Jarauta e dall'introduzione di Giorgio Tourn all'Institutio di Giovanni Calvino

Da dove deriva l'idea di progettualità che colleghiamo con la città, e che si esprime oggi principalmente nelle smart cities? Affonda nella storia della scrittura ed ha un padre nobile: Sant'Agostino.

[credit to: Francisco Jarauta | Città | festivalfilosofia 2017 - YouTube]

In questo episodio, continuiamo le riflessioni sulla produzione di documenti aggiungendo il contributo del filosofo Maurizio Ferraris. La produzione e la diffusione di documenti crea l'ambiente stesso in cui viviamo, e in questo il digitale è particolarmente potente...

Da dove partire per parlare di periferie virtuali? Dalle parole del filosofo Luciano Floridi, e da concetti come "quarta rivoluzione", "infosfera" e "iperstoria". Perché non siamo più al centro di nulla, e anche parlando di città intelligenti dobbiamo partire dalle periferie.

Come possiamo definire lo spazio del digitale? Siamo sicuri di averne compreso le caratteristiche di fondo? Soprattutto, il digitale ha uno spazio?
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testi citati: W. Gibson, "Luce virtuale", 1993; C. Cerreti, M. Marconi, P. Sellari, "Spazi e poteri", 2019.