È il 1946. L’Italia é in ginocchio. È uscita stremata da una guerra civile e sconfitta in una guerra voluta da Mussolini e dal re. Si attendono con preoccupazione le decisioni prese nei suoi confronti alla conferenza di pace. Il 10 agosto, il Presidente del Consiglio De Gasperi terrà a Parigi il suo discorso davanti ai rappresentanti dei paesi vincitori. È un paese da ricostruire, sia materialmente sia moralmente, e nonostante le incertezze che caratterizzano il futuro, si guarda con grandi speranze ai lavori dell’assemblea costituente.