I periti e i consulenti tecnici sono figure ormai fondamentali dell’ambito processuale soprattutto in campo penale e civile.
A loro tutte le parti processuali richiedono competenza, rigore scientifico, aggiornamento alle più moderne tecniche operative.
Ai periti e ai consulenti tecnici si deve l’introduzione, nel processo, di moderni e attuali metodi di approfondimento e di analisi.
Tali metodi sono il frutto di un lungo e complesso percorso di formazione nonché di crescita professionale maturata, sempre più spesso, in qualificati contesti nazionali e internazionali.
Eppure, a fronte di ciò, si ritiene che non sempre vi sia una giusta considerazione del “sistema” processuale nei confronti di queste figure, sotto vari punti di vista, a cominciare da quello dei compensi.
Proprio su quest’ultimo aspetto pervengono sempre più segnali di malessere che talvolta discendono da una vera e propria “mortificazione” professionale allorché, tabelle o parametri alla mano, una qualificata e complessa attività si ritrova ad essere remunerata, nell’ambito pubblico, con retribuzioni oggettivamente ritenute inadeguate.
Ne abbiamo parlato in questa tavola rotonda che rappresenterà il primo di una serie di eventi dedicati alla figura dei periti e dei consulenti tecnici.
Moderati da Domenico Famà sono intervenuti Giuseppe Cammaroto, Paolo Reale, Sonia Cenceschi e Chiara Meluzzi.