Storia delle Case Chiuse

Pisa, casa chiusa Il Villino Rosa - Toscana


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La fondò nel 1919 la Nerina, al secolo Clelia Croce, una donna buona che aiutava chi era in difficoltà facendo beneficenza, specialmente agli abitanti del quartiere di Sant’Andrea. Per incrementare i guadagni portati a casa dalle sue ragazze, quando cambiava la quindicina la Nerina le prendeva alla stazione e le faceva salire su una carrozza a cavalli aperta, con un vetturino vestito di tutto punto con tanto di bombetta. Questo tour pubblicitario passava per i lungarni e davanti al bar Pietromani, che all’epoca era frequentatissimo, creando confusione e aspettative pruriginose in tutti gli uomini e i ragazzi, perché la signora le sceglieva tutte giovani e belle, anche perché il suo bordello era di prima categoria, costosetto in realtà, ma offriva davvero il meglio che si potesse avere. Il Villino Rosa era frequentato da personaggi facoltosi, gente benestante e professionisti di ogni genere, ma anche da studenti con qualche soldo in tasca più degli altri. Questi giovanotti stavano ore lì dentro, non solo a guardare le ragazze ma anche a studiare e molte tesi di laurea sono state preparate proprio lì, tra una sveltina e un ammiccamento.
©Editoriale Programma - Alessandra Artale
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Storia delle Case ChiuseBy Alessandra Artale