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“Altro che Bitcoin: arriva l’euro digitale (e sarà una rivoluzione)”. Titola così il Corriere della Sera un articolo comparso nell’inserto L’Economia lunedì 23 gennaio e poi pubblicato sul sito il giorno successivo. L’articolo è a firma di Daniele Manca, vicedirettore del quotidiano, e di Roberto Viola, direttore generale di Digital Eu.
Affrontando temi quali criptovalute, stablecoin, Bitcoin e l’imminente euro digitale, il pezzo prova a tracciare una tesi piuttosto chiara: il denaro digitale emesso dalla Banca centrale europea si differenzierà drasticamente dalle forme di moneta che abbiamo conosciuto finora. Non sarà credito in mano a banche commerciali, non sarà una criptovaluta o una stablecoin gestita da privati, sarà la rappresentazione digitale di un rapporto quanto mai diretto tra cittadino e banca centrale. In poche parole, citando il Corriere, “la forma più pura di corrispondenza fra titolo e valore”.
Tuttavia nell’approfondimento non mancano errori, imprecisioni e logiche non chiarissime a una prima lettura, motivo per cui ho voluto parlare con uno dei due autori dell’articolo. Il vicedirettore Daniele Manca si è reso disponibile a un confronto.
“Altro che Bitcoin: arriva l’euro digitale (e sarà una rivoluzione)”. Titola così il Corriere della Sera un articolo comparso nell’inserto L’Economia lunedì 23 gennaio e poi pubblicato sul sito il giorno successivo. L’articolo è a firma di Daniele Manca, vicedirettore del quotidiano, e di Roberto Viola, direttore generale di Digital Eu.
Affrontando temi quali criptovalute, stablecoin, Bitcoin e l’imminente euro digitale, il pezzo prova a tracciare una tesi piuttosto chiara: il denaro digitale emesso dalla Banca centrale europea si differenzierà drasticamente dalle forme di moneta che abbiamo conosciuto finora. Non sarà credito in mano a banche commerciali, non sarà una criptovaluta o una stablecoin gestita da privati, sarà la rappresentazione digitale di un rapporto quanto mai diretto tra cittadino e banca centrale. In poche parole, citando il Corriere, “la forma più pura di corrispondenza fra titolo e valore”.
Tuttavia nell’approfondimento non mancano errori, imprecisioni e logiche non chiarissime a una prima lettura, motivo per cui ho voluto parlare con uno dei due autori dell’articolo. Il vicedirettore Daniele Manca si è reso disponibile a un confronto.