Sono le 18 inoltrate, di un giugno caldo come l’abbraccio di mia madre. Con me però non c'è mia madre, ma un uomo coi capelli neri. Guardiamo il mare, una bimba piccola che sembra in miniatura, le barche dei pescatori e le barche a vela rovinano un po’ la vista a mozzafiato oppure la arricchiscono. Dietro la baia rotondeggiante un mucchio di casette colorate, i banchetti che vendono il pesce, una gelateria affollata di turisti, anche se il gelato è talmente caro che sembra colato d’oro, ma quel posto è più che oro, è salsedine, è una conchiglia! E’ un viaggio in fondo al mare, abitato da sirene, ti incanta e lo libera, libera come i loro canti, libera anche dall’iper-protezione di mia madre. In giardino sala la distesa d'acqua blu fino a discesa del monte e sembra raccogliere tutti i mille colori delle casette e dei portici di Portofino. La sabbia non c’è più. si è ritirata oppure l’umanità come spesso accade la rubata al mare. ci sono tre gradini che portano al pontile dove sono attaccate due o tre barchette bianche, che sembrano un po abbandonate ma probabilmente sono solo vecchie, mi chiedo di chi siano. chi ebbe la fortuna di poter chiamare casa quel paesino, tanto da parcheggiarci la sua barca e poter gironzolare per le insenature, ad ammirare la riviera. La spiaggia non c’è più. E’ vero. Ma c’è la nostra moto color sabbia parcheggiata accanto ai gradini e a un pietrone, c’è un uomo coi capelli neri, col casco in mano la giacca nera, con le protezioni sui gomiti, le spalle, la schiena. Uguale alla mia. Anche se la gente sembra sudare già in maniche corte o in canottiera. Si toglie i guanti e fa una foto. Che sembra catturare anche l'odore del mare, la salsedine. Fa una foto che anche a me che gli sorride e lo guardo come se fosse un eroe, e invece è solo mio padre, e mentre sono ancora persa nei miei pensieri salta sulla moto e mi chiama per ripartire. Mi stringo forte alla sua vita e sento dire “Ciao, ciao sole!”. E’ ormai tramonto. E il rumore del motore mi copre dal vento. E io ripenso quando da piccola sognavo di andare a trovare il villaggio di una sirena.