Ci vediamo qui.
No, non qui dove sono adesso, in un appartamentino di periferia non in grado di ospitarvi tutti.
Qui, in Puglia, a casa mia. Esattamente a Massafra, in provincia di Taranto. Nella tebaide d'Italia, la città delle gravine, nel cuore di una regione troppo grande per stare chiusa in casa e troppo piccola per ottenere rispetto.
Qui, tra i caffè e gli abbracci, tra l'odore della salsa nei vicoli la domenica mattina e qualche vecchio pezzo dance anni '90 che ancora risuona a tutto volume nell'impianto stereo di una vecchia Golf turbodiesel.
Qui dove il tempo si è fermato, dove il mare non smette mai di incantare e il freddo non è mai troppo freddo per impedirti di camminare sulla sabbia, anche d'inverno.
Qui dove baci e strette di mano abbondano e fa strano oggi non poterlo fare.
Qui dove il sole, la cucina, l'arte, la musica e le birre ghiacciate si incontrano diverse volte l'anno per celebrarsi a vicenda, dove è consuetudine salutarsi a voce alta anche a metri di distanza e venerare Cristo e la Madonna seppur rinchiusi in gattabuia.
Qui dove se lo conosci è bene altrimenti "che cazzo guardi", dove si procede lenti, in auto, anche se la strada è libera e dove hai sempre un motivo per distrarti pensando alla tua prossima, ennesima vacanza in Salento.
Qui dove fa male vedere negozi chiusi e strade deserte, perchè farà ancora più male doverli riaprire al pubblico auspicando la ripresa. Una ripresa che forse, qui, aspettiamo già da troppo tempo ormai ma che nulla ci impedisce ed impedirà di sperare. Ancora, ancora e ancora.
-Su gentile concessione di Vito Montemurro-