Una piccola baia che separa Sestri Levante da Moneglia, l'avamposto delle famose Cinque Terre della riviera di Levante Ligure.
Una parentesi operaia tra la borghese Sestri Levante, appannaggio, insieme a Santa Margherita, della Milano produttiva. Territorio selvaggio e inaccessibile delle Cinque Terre, tanto amato da chi ama conquistarsi il suo angolo di paradiso. E poi in mezzo c'è lei, Riva Trigoso, con il suo bel cantiere navale della Fincantiere che produce le fregate della Marina Militare Italiana. Colosso sulla spiaggia che qualcuno potrebbe dire deturpare la bellezza della costa ligure di levante, montagne verdi a macchia che profumano di eucalipto e di pini marittimi e che scendono diretti al mare. Il segreto custode della poesia di Riva Trigoso che titola al suo agognato ponte, ai suo operai navali direi io. Riva Trigoso, direi io. Riva Trigoso, con il suo campetto da basket che unisce i suoi figli: liguri, arabi, africani o cingalesi. Ma anche milanesi, che per qualche ragione ci sono arrivati e che non hanno il coraggio di parlarne troppo per paura che Riva cambi. Tranquilli, amici, Riva Trigoso è l'unico posto della Liguria che non si adatta a chi accoglie, semmai il contrario.