"Casa mia, dove sono nato e cresciuto, si chiama la Collina ed è una cooperativa agricola e sociale nata nel 1975 da un gruppo di 'pazzoidi' che hanno creato insieme questa famiglia, questa comunità, con valori molto forti e profondi che venivano da un'esperienza fatta in Brasile con i bambini di strada. Non si può curare l'uomo senza curare la terra, si ispiravano a questo, quando l'hanno creata". Paolo Burani, consigliere di Allenza Verdi Sinistra, svela le sue radici e il suo amore per l'ambiente.
E forse anche la sua passione per la politica e il sociale partono da qui, da la Collina, la comunità di Reggio Emilia dove il consigliere, 49 anni, ha vissuto fino agli anni dell'Università. "Io l'asilo non l'ho fatto, eravamo 10 fratelli anche se io avevo una sola sorella di sangue" perché nella comunità si erano stabilizzate diverse famiglie e i bambini giocavano tutti assieme. Un'infanzia "bellissima", ma anche dura e formativa ("gli altri bambini ci vedevano come i figli dei figli dei fiori") che "mi ha dato un enorme bagaglio culturale" - confessa Burani. Tanto che, anche oggi, cerca di trasmettere a suo figlio gli stessi valori, portandolo alla Collina che ora è un'azienda agricola biodinamica a circuito chiuso.
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